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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Segreteria Tel.: 02 77092735 - Direzione Tel.: 02 74234505

Norme

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Materie plastiche - Determinazione del comportamento al fuoco per mezzo dell'indice di ossigeno - Parte 3: Prova a temperatura elevata

La norma specifica i metodi per determinare la frazione minima di ossigeno, in miscela con azoto, che supporterà la combustione di piccole provette verticali in condizioni di prova specifiche per un intervallo di temperature tra 25 °C e 150 °C. L'intervallo di temperature è tipicamente compreso tra 40 °C e 150 °C.
I risultati sono definiti come valori di indice di temperatura alla temperatura di prova, che è caratteristica della temperatura alla quale un materiale plastico è suscettibile di essere sottoposto a condizioni di utilizzo con surriscaldamento.
Sono previsti metodi per la prova di materiali rigidi alla temperatura di prova in forma di barre verticali o lastre fino a 10,5 mm di spessore.
Questi metodi sono adatti per materiali solidi laminati o cellulari caratterizzati da una densità apparente di 100 kg / m3 o superiore.
E’ previsto un metodo per lastre flessibili o film supportati verticalmente.
La norma comprende anche un metodo per determinare la temperatura alla quale l'OI delle piccole provette verticali è del 20,9 % in aria, in condizioni di prova specificate. La temperatura alla quale ciò si verifica, è definita come la temperatura di infiammabilità (FT) e il metodo è limitato alla determinazione di temperature inferiori a 400 °C e non è applicabile ai materiali aventi un OI <20,9%.

Materie plastiche - Determinazione del comportamento al fuoco per mezzo dell'indice di ossigeno - Parte 2: Prova a temperatura ambiente

La norma specifica i metodi per determinare la frazione minima di ossigeno, in miscela con l'azoto, che supporterà la combustione di piccole provette verticali in condizioni di prova specificate. I risultati sono definiti come valori dell’ indice di ossigeno (OI).
Sono previsti metodi per la prova di materiali autoportanti sotto forma di barre verticali o lastre fino a spessori di 10,5 mm. Questi metodi sono adatti per materiali solidi laminati o cellulari caratterizzati da una densità apparente di 100 kg / m3 o superiore. I metodi potrebbero anche essere applicabili a alcuni materiali cellulari aventi una densità apparente inferiore a 100 kg / m3. Viene fornito un metodo per provare lastre flessibili o materiali in forma di film, mentre sono supportati verticalmente.
A fini comparativi, viene fornita una procedura per determinare se l'OI di un materiale sia al di sopra o meno di un valore minimo specificato.
Potrebbe non essere possibile applicare questi metodi in modo soddisfacente a materiali che presentano elevati livelli di ritiro quando riscaldati, ad esempio film sottile altamente orientato.

Materie plastiche - Determinazione del comportamento al fuoco per mezzo dell'indice di ossigeno – Parte 1: Requisiti generali

La norma specifica i requisiti generali per la prova dell'indice di ossigeno (OI) che sono descritti ulteriormente nelle norme UNI EN ISO 4589-2 e UNI EN ISO 4589-3 come segue:

- la UNI EN ISO 4589-2 descrive un metodo per la determinazione della frazione minima di ossigeno in una miscela di ossigeno e di azoto introdotto a 23 ° C ± 2 °C che sosterrà la combustione di un materiale in condizioni di prova specificate;
- la UNI EN ISO 4589-3 descrive i metodi per effettuare la stessa determinazione in un intervallo di temperature tipicamente compreso tra 25 °C e 150 °C (anche se possono essere impiegate temperature fino a 400 °C).

Prove non distruttive di giunti saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico - Parte 1: Esame visivo

La norma riguarda l'esame visivo delle saldature nei materiali termoplastici. Può anche essere applicata all’esame visivo della giunzione prima e durante la saldatura.

Materie plastiche - Stampaggio ad iniezione di provette di materiale termoplastico – Parte 1: Principi generali e stampaggio di provette multiuso e in forma di barre

 La norma stabilisce i principi generali da seguire per lo stampaggio ad iniezione di provette di materiali termoplastici e fornisce dettagli sui disegni dello stampo per la preparazione di due tipi di provette da utilizzare per l'acquisizione di dati di riferimento, vale a dire provette di tipo A1 e di tipo B1, come specificato in ISO 20753, e fornisce una base per stabilire le condizioni di stampaggio riproducibili.
Ha lo scopo di fornire una descrizione dei principali parametri del processo di stampaggio e di stabilire una prassi uniforme per registrare le condizioni di stampaggio.
Le particolari condizioni richieste per una preparazione riproducibile delle provette variano a seconda del materiale utilizzato e sono fornite nella norma per il materiale in questione o devono essere concordate tra le parti interessate

Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e fredda - Polibutene (PB) - Parte 2: Tubi

La norma specifica le caratteristiche dei tubi per i sistemi di tubazioni di polibutene-1 (PB-1) destinati alle installazioni di acqua calda e fredda all'interno degli edifici per il trasporto di acqua sia per uso umano (sistemi domestici) che non e per riscaldamento, a pressioni e temperature di servizio corrispondenti alla classe di applicazione (vedere UNI EN ISO 15876-1).
La designazione polibutene è utilizzata insieme all'abbreviazione PB nella presente norma.
Questa norma riguarda una gamma di condizioni di servizio (classi di applicazioni), la pressione di servizio e le classi dimensionali delle tubazioni. Non si applicano valori di TD, Tmax e Tmal maggiori di quelli della UNI EN ISO 15876-1
La norma specifica inoltre i parametri di prova per i metodi di prova di riferimento.
In combinazione con le altre parti della UNI EN ISO 15876, questa parte è applicabile ai tubi di PB, alle loro giunzioni e alle giunzioni con componenti di altre materie plastiche e ai materiali non di plastica destinati all'impiego nelle installazioni per acqua calda e fredda.
La norma si applica ai tubi con o senza strato(i) barriera.

Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e fredda - Polibutene (PB) - Parte 1: Generalità

La norma specifica gli aspetti generali sistemi di tubazioni di polibutene-1 (PB-1) destinati alle installazioni di acqua calda e fredda all'interno degli edifici per il trasporto di acqua sia per uso umano (sistemi domestici) che non e per riscaldamento, a pressioni e temperature di servizio corrispondenti alla classe di applicazione (vedere Prospetto 1).
La designazione polibutene è utilizzata insieme all'abbreviazione PB nella presente norma.
Questa norma riguarda una gamma di condizioni di servizio (classi di applicazioni), la pressione di servizio e le classi dimensionali delle tubazioni. Non si applicano valori di TD, Tmax e Tmal maggiori di quelli definiti nel Prospetto 1.
La norma specifica inoltre i parametri di prova per i metodi di prova di riferimento.
In combinazione con le altre parti della UNI EN ISO 15876, questa parte è applicabile ai tubi di PB, ai raccordi, alle loro giunzioni e alle giunzioni con componenti di altre materie plastiche e ai materiali non di plastica destinati all' impiego nelle installazioni per acqua calda e fredda.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per pluviali all'esterno dei fabbricati - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) – Parte 2: Guida per la valutazione della conformità

La specifica tecnica fornisce una guida per la valutazione della conformità delle formulazioni, dei prodotti, delle giunzioni e degli assiemi, in conformità con la EN 12200-1:2016, destinata ad essere inclusa nel piano di qualità del fabbricante, come parte del sistema di gestione per la qualità e per la definizione di procedure di certificazione.
Insieme alla EN 12200-1:2016, questo documento è applicabile ai sistemi di tubazioni di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) destinati all'utilizzo per pluviali all'esterno dei fabbricati, per raccordi e supporti di materiali acrilici che possono essere usati in combinazione con i tubi

Materie plastiche - Esposizione artificiale agli agenti atmosferici tra cui la deposizione acida

La presente norma descrive le prove di esposizione artificiale agli agenti atmosferici destinate a valutare i prodotti in materia plastica per l'utilizzo in ambienti esterni fortemente inquinati. I risultati di questa norma non possono essere utilizzati per prevedere la durata dei prodotti di materia plastica.
La norma descrive due diversi metodi di esposizione. L'utilizzo dei metodi dipende dalla forma del prodotto in plastica in corso di valutazione.
Il metodo A è destinato ai prodotti in cui il degrado superficiale è molto importante e utilizza un acido forte (pH 1,5) vaporizzato che viene applicato per un breve periodo.
Il metodo B utilizza un acido debole (pH 3,5) vaporizzato che viene applicato per un lungo periodo di tempo in modo che possa penetrare profondamente nel prodotto e è destinato a prodotti come i geotessili e a prodotti correlati.
La norma non riguarda l'influenza di prodotti chimici speciali come i prodotti agrochimici.

Materie plastiche prime-secondarie - Parte 1: Generalità su materie plastiche prime secondarie e sottoprodotti di materie plastiche

La norma classifica le materie plastiche prime-secondarie ottenute da recupero e riciclo di rifiuti di plastica e si riferisce ai sottoprodotti di materie plastiche

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