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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Norme

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Sistemi di tubazioni di materia plastica con tubi a parete strutturata per scarichi (a bassa ed alta temperatura) all'interno dei fabbricati - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) - Parte 1: Specifiche per i tubi, ed il sistema

La norma specifica i requisiti per i tubi, a pareti strutturate e per il sistema di tubazioni di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) nel campo degli scarichi di acque usate (a bassa e ad alta temperatura) all'interno dei fabbricati (marcati "B").
La norma si applica anche ai tubi, a pareti strutturate e per il sistema di tubazioni di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) per:
- la ventilazione della tubazione in associazione con lo scarico;
- la tubazione per l'acqua piovana all'interno del fabbricato.
I tubi conformi a questa norma sono generalmente associati a raccordi conformi alla UNI EN 1329-1

Materie plastiche - Materiali del polimero sulfone per stampaggio ed estrusione - Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali del polimero sulfone per stampaggio ed estrusione, inclusi il polisulfone (PSU), il polieteresulfone (PESU) e il polifenilsulfone (PPSU) che può essere utilizzato come base per le specifiche.
I tipi di materie plastiche di sulfone si differenziano tra di loro mediante un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione:
a) temperatura di inflessione sotto carico;
b) indice di fluidità in massa;
c) resistenza all'urto Charpy con intaglio;
d) modulo di trazione, e
e) resistenza a snervamento;
e sulle informazioni riguardanti la composizione, l'applicazione prevista e/o il metodo di processo, le proprietà importanti, gli additivi, i coloranti, le cariche e i materiali di rinforzo.
La norma è applicabile a tutti i polimeri di sulfone contenenti ossigeno etereo, che è un componente necessario di polimeri come nel gruppo difenil sulfone.
La norma si applica ai materiali pronti per l'utilizzo normale, sotto forma di polvere, granuli, pellet o chip non modificati o modificati da coloranti, additivi, cariche, ecc.

Materie plastiche - Materiali del polimero sulfone per stampaggio ed estrusione - Parte 2: Preparazione dei provini e determinazione delle proprietà

Questa parte della ISO 25137 specifica i metodi di preparazione dei provini e i metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali del polimero sulfone per stampaggio ed estrusione. Sono dati i requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sia per il materiale di prova prima dello stampaggio e sia dei campioni prima della prova.
Sono date anche le procedure e le condizioni per la preparazione di provini e le procedure per misurare le proprietà dei materiali di cui sono fatti questi campioni . Sono elencate le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali del polimero sulfone per stampaggio ed estrusione.
Le proprietà sono state selezionate dai metodi di prova generali nella ISO 10350-1. Altri metodi di prova di largo uso per o di particolare importanza per questi materiali per stampaggio ed estrusione, sono inclusi anche in questa parte della norma ISO 25137, come lo sono le proprietà per la designazione specificate nella norma ISO 25137-1.

: Supporti tessili rivestiti di gomma o materie plastiche - Determinazione della resistenza a rottura e dell'allungamento a rottura

La norma specifica due metodi per la determinazione della resistenza a rottura di tessuti rivestiti di gomma o materia plastica.

Titolo : Materie plastiche - Rivestimenti termoplastici per prodotti isolanti per apparecchiature per edifici e installazioni industriali - Requisiti e metodi di prova

La norma specifica i requisiti per i rivestimenti termoplastici per i prodotti per isolamento per le apparecchiature per edifici e per le installazioni industriali e i metodi di prova da utilizzare.
La norma non si applica ai sistemi in cui il rivestimento è stato già fissato in modo sicuro sopra l'intera superficie di un materiale isolante posto in sito.

Titolo : Materie plastiche - Simboli ed abbreviazioni - Parte 3: Plastificanti

La norma fornisce simboli uniformi per i componenti dei termini relativi ai plastificanti per la formazione dei termini abbreviati. Essa comprende, in generale, solo quei termini abbreviati che sono divenuti in uso stabilito.
Lo scopo di questa norma è di impedire il verificarsi che si abbia più di un termine abbreviato per un dato plastificante. I simboli sono principalmente destinati a essere una conveniente scorciatoia per la formazione di termini abbreviati per i nomi di origine chimica nelle pubblicazioni e in altri scritti.

Materie plastiche - Determinazione del contenuto d'acqua

 La norma specifica i metodi per la determinazione del contenuto d'acqua di materie plastiche in forma di polvere, granuli e articoli finiti. Questi metodi non misurano l'assorbimento d'acqua (in modo cinetico e all'equilibrio) delle materie plastiche come è misurato dalla UNI EN ISO 62.
Il Metodo A è adatto per la determinazione di un contenuto di acqua maggiore di 0,1% con un'accuratezza di 0,1%.
Il Metodo B e il Metodo C sono adatti per la determinazione di un contenuto di acqua maggiore di 0,01% con un'accuratezza di 0,01%.
Il contenuto di acqua è un parametro di importanza per la lavorazione di materiali e deve rimanere al di sotto del livello previsto dalla norma appropriata al materiale.
Quattro metodi alternativi sono specificati nella presente norma.
- Metodo A: è un metodo con estrazione con metanolo anidro seguita da una titolazione Karl Fischer dell'acqua estratta.
- Metodo B1: è un metodo per vaporizzazione che impiega un forno a tubo.
- Metodo B2: è un metodo di vaporizzazione che utilizza una fiala del campione riscaldato.
- Metodo C: è un metodo manometrico. Il contenuto di acqua è determinato dall'aumento della pressione, che si ha quando l'acqua è evaporata sottovuoto.

Materie plastiche - Calorimetria differenziale a scansione (DSC) - Parte 1: Principi generali

La norma specifica vari metodi di calorimetria differenziale a scansione (DSC) per l'analisi termica dei polimeri e delle miscele di polimeri, quali:
- i termoplastici (polimeri, compound per stampaggio e di altri materiali per stampaggio, con o senza cariche, fibre o rinforzi),
- i termoindurenti (materiali non polimerizzati o polimerizzati, con o senza cariche, fibre o rinforzi), e
- gli elastomeri (con o senza cariche, fibre o rinforzi).
La norma è destinata per l'osservazione e la misura delle varie proprietà e ai fenomeni associati con i suddetti materiali, come ad esempio:
- le transizioni fisiche (transizione vetrosa, transizioni di fase come fusione e cristallizzazione, transizioni polimorfiche, ecc.) ,
- le reazioni chimiche (polimerizzazione, reticolazione e polimerizzazione di elastomeri e termoindurenti, ecc.),
- la stabilità all'ossidazione, e
- la capacità termica.
Questa norma specifica un numero di aspetti generali della calorimetria differenziale a scansione, come il principio e l'apparecchiatura, il campionamento, la taratura e gli aspetti generali della procedura e della relazione di prova comuni a tutte le successive norme per le corrispondenti parti.

Materie plastiche - Identificazione generica e marcatura di prodotti di materie plastiche

 Questa norma definisce un sistema uniforme di marcatura dei prodotti che sono stati fabbricati a partire da materie plastiche. Disposizioni per il processo o i processi da utilizzare per la marcatura sono al di fuori del campo di applicazione della presente norma.
Dettagli precisi per la marcatura, ad esempio la dimensione minima della pezzo da marcare, la dimensione dei caratteri, la posizione appropriata della marcatura, sono oggetto di accordo tra il fabbricante e l'utilizzatore.
Il sistema di marcatura ha lo scopo di aiutare a identificare i prodotti di materia plastica per le ulteriori decisioni riguardo alla loro movimentazione, il recupero o lo smaltimento dei rifiuti.
Una generica identificazione delle materie plastiche è fornita dai simboli e dai termini indicati nelle norme UNI EN ISO 1043-1, UNI EN ISO 1043-2, UNI EN ISO 1043-3 e UNI EN ISO 1043-4.
Se sono necessarie informazioni più dettagliate per l'identificazione dei materiali, la marcatura supplementare dei prodotti di materia plastica può essere applicata come definito nella norma di prodotto appropriata.
La presente norma non è destinata a soppiantare, sostituire o in alcun modo interferire con i requisiti per l'etichettatura specificati nelle norme di prodotto o nella legislazione.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione - Polipropilene con cariche minerali (PP- MD) - Parte 2: Guida per la valutazione della conformità

 La specifica tecnica fornisce una guida per la valutazione della conformità di materiali, prodotti, giunzioni ed assiemi, in conformità con la/le parte/i applicabile/i della EN 14758 destinata(e) ad essere inclusa(e) nel piano di qualità del fabbricante, come parte del sistema di gestione per la qualità e per la istituzione di procedure di certificazione.
Insieme alla EN 14758-1 questo documento è applicabile ai sistemi di tubazioni a parete solida di polipropilene con cariche minerali (PP-MD) destinati all'utilizzo per:
- scarichi e fognature interrati non in pressione all'esterno della struttura degli edifici (codice dell'area di applicazione "U"), e
- scarichi e fognature interrati non in pressione sia all'interno della struttura degli edifici (codice dell'area di applicazione "D") sia all'esterno della struttura degli edifici.
Ciò si traduce nella marcatura di prodotti con "U" e "UD".

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