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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Norme

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Materie plastiche - Determinazione della massa apparente dei materiali da stampaggio che non possono fluire liberamente attraverso un imbuto appropriato

La norma specifica un metodo di determinazione della massa volumica apparente, cioè della massa per unità di volume di materiali da stampaggio sciolti, che non possono fluire liberamente attraverso un imbuto di un determinato tipo. La norma è applicabile a materiali da stampaggio sfusi come pezzi, granuli o polveri.

Sistemi di tubazioni di materia plastica - Raccordi meccanici per sistemi di tubazioni in pressione - Specifiche

La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per i raccordi meccanici destinati a unire i sistemi di tubazioni in pressione in materia plastica, compresi i raccordi di transizione ai tubi metallici per : - distribuzione di combustibili gassosi (GAS); - distribuzione dell' acqua per il consumo umano (W), compresa l'acqua grezza prima del trattamento e per la distribuzione d' acqua per scopi generali, nonché drenaggio sotterraneo e fognature sotto pressione (P); - fornitura di acqua per l'irrigazione (I); - applicazioni industriali (IS). La norma è applicabile solo ai raccordi meccanici con limiti di temperatura e pressione di esercizio indicati nelle relative norme di sistema. Le flange non sono trattate in questa norma. I raccordi meccanici per sistemi di acqua calda e fredda all'interno degli edifici, nonché per applicazioni di teleriscaldamento, non sono trattati dalla presente norma.

Materie plastiche - Provini

La norma specifica i requisiti dimensionali relativi ai provini preparati a partire da materie plastiche destinate alla trasformazione per stampaggio, nonché ai provini preparati dalle lavorazioni da lastre o articoli sagomati. Fornisce le designazioni e le dimensioni dei provini utilizzati per l'acquisizione di dati comparabili e anche di altri provini utilizzati di frequente. Sono specificati i seguenti tipi di provino: A Provino di trazione, multiuso o in scala ridotta; B Provino a barra; C Piccolo provino di trazione; D Provino a piastra quadrata; F Provino a piastra rettangolare. Se un particolare tipo di provino non è menzionato nella presente norma, ciò non significa che si intenda escludere l'utilizzo del provino. In futuro potranno essere aggiunti ulteriori tipi di provini di uso frequente.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa e alta temperatura) all'interno dei fabbricati - Policloruro di vinile clorurato (PVC-C) - Parte 2: Guida per la valutazione della conformità

La specifica tecnica fornisce una guida per la valutazione della conformità di materiali (compounds/formulazioni), prodotti giunzioni e assemblaggi in conformità alla UNI EN 1566-1 per essere inclusa nel piano per la qualità del fabbricante come parte del sistema di gestione per la qualità e per la definizione delle procedure di certificazione di terza parte. Insieme alla EN 1566-1, la specifica tecnica è applicabile ai sistemi di tubazioni a parete solida realizzati in policloruro di vinile clorurato (PVC-C) peri sistemi di scarico (a bassa e alta temperatura): - all'interno di edifici (codice dell'area di applicazione “B”); - sia all'interno degli edifici che interrati all'interno della struttura dell' edificio (codice dell'area di applicazione “BD”).

Materie plastiche - Determinazione della resistenza all'urto-trazione

La norma specifica due metodi (metodo A e metodo B) per la determinazione della resistenza all' urto-trazione delle materie plastiche in condizioni definite. Le prove possono essere descritte come prove di trazione a velocità di deformazione relativamente elevate. Questi metodi possono essere utilizzati per materiali rigidi (come definiti nella norma UNI EN ISO 472), ma sono particolarmente utili per materiali troppo flessibili o troppo sottili per essere sottoposti a prove con prove d' urto conformi alla serie ISO 179 o ISO 180. Questi metodi vengono utilizzati per studiare il comportamento di campioni specifici a velocità d'impatto specificate e per stimare la fragilità o la tenacità dei campioni entro i limiti inerenti alle condizioni di prova. I metodi sono applicabili sia a provini preparati da materiali da stampaggio, sia da provini prelevati da prodotti finiti o semilavorati (ad esempio pezzi stampati, laminati, o lastre estruse o colate). I risultati ottenuti provando provini stampati di diverse dimensioni non sono necessariamente gli stessi. Allo stesso modo, è possibile che i campioni tagliati da prodotti stampati non diano gli stessi risultati dei campioni delle stesse dimensioni stampati direttamente dal materiale. I risultati delle prove ottenuti da campioni preparati da composti (compound) per stampaggio non possono essere applicati direttamente a pezzi stampati di qualsiasi forma, poiché i valori possono dipendere dalla progettazione dello stampo e dalle condizioni di stampaggio. I risultati ottenuti con il metodo A e il metodo B possono o meno essere comparabili. I metodi non sono adatti per essere utilizzati come fonte di dati per calcoli di progettazione sui componenti. Le informazioni sul comportamento tipico di un materiale possono tuttavia essere ottenute provando diversi tipi di provini preparati in condizioni diverse e sottoposti a prova a temperature diverse. I due diversi metodi sono adatti sia per il controllo della produzione che per il controllo della qualità.

Tubi di materiali termoplastici - Ritiro longitudinale - Metodo di prova e parametri

La norma specifica un metodo per la determinazione del ritiro longitudinale dei tubi di materiale termoplastico, che può essere effettuata sia in liquido che aria. In caso di contenzioso, è utilizzato come riferimento il liquido riscaldato. La norma si applica a tutti i tubi termoplastici con superficie interna liscia e parete esterna di sezione trasversale costante. Non è applicabile a tubi con parete strutturata non liscia. I parametri appropriati al materiale del tubo e le raccomandazioni per i livelli massimi di ritiro in funzione del materiale del tubo sono dati nell'Annex A. Questo metodo è applicabile a tubi con spessore ≤ 16 mm.

Profili di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) per la realizzazione di finestre e porte - Classificazione, requisiti e metodi di prova - Parte 2: Profili in PVC-U rivestiti con lamine incollate con adesivi

La norma specifica la classificazione, i requisiti e i metodi di prova per profili di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) rivestiti con foglie progettate per usi esterni incollate con adesivi, che sono destinati ad essere utilizzati per la fabbricazione di finestre e porte.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi (a bassa ed alta temperatura) all'interno dei fabbricati - Acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS) - Parte 2: Guida per la valutazione della conformità

La specifica tecnica fornisce una guida per la valutazione della conformità di materiali (compounds/formulazioni), prodotti, giunzioni ed assemblaggi in conformità alla UNI EN 1455-1 per essere inclusa nel piano per la qualità del fabbricante come parte del sistema di gestione per la qualità e per la definizione delle procedure di certificazione di terza parte. Insieme alla EN 1455-1, la specifica tecnica è applicabile ai sistemi di tubazioni a parete piena in acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS) per i sistemi di scarico (a bassa e alta temperatura): - all'interno di edifici (codice dell'area di applicazione “B”); - sia all'interno degli edifici che interrati all'interno della struttura dell'edificio (codice dell'area di applicazione “BD”).

Sistemi di tubazioni in materia plastica per il trasporto interrato non in pressione di acque superficiali - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE) - Parte 2: Specifiche per i pozzetti stradali

La norma specifica le definizioni e i requisiti per i pozzetti stradali in policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP), polipropilene con cariche minerali (PP-MD) o polietilene (PE) per scarichi interrati non in pressione e fognature per acque superficiali aventi profondità massima di 4m dal livello del suolo al punto più basso della superficie interna del pozzetto stradale. I pozzetti stradali conformi a questo documento sono destinati all'utilizzo in aree di traffico pedonale o veicolare all'esterno della struttura dell'edificio. I pozzetti stradali conformi alla presente norma sono costituiti da un insieme prescritto di componenti fabbricati in policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP), polipropilene con cariche minerali (PP-MD) o polietilene (PE) e assemblati insieme. I pozzetti stradali conformi alla presente norma possono essere dotati di dispositivi opzionali (ad esempio, secchio rimovibile per sabbia o limo, separatore di foglie, ecc.), tuttavia le prestazioni di questi dispositivi opzionali non rientrano nell'ambito di applicazione del presente documento. I componenti dei pozzetti stradali possono essere fabbricati con vari metodi, ad es. estrusione, stampaggio ad iniezione, stampaggio rotazionale, stampaggio a bassa pressione, soffiaggio, termoformatura o fabbricati con più parti. La norma tratta: - pozzetti stradali con o senza separatore di sabbia/limo; - pozzetti stradali con o senza tenuta idraulica che impedisca il rilascio di odori; - pozzetti stradali in cui il carico del traffico sarà o meno sostenuto dall' intero pozzetto (risp. “a carico diretto” o “a carico indiretto”).

Materie plastiche - Determinazione della tendenza di composti (compound) a base di omopolimeri e copolimeri del cloruro di vinile a sviluppare acido cloridrico ed eventualmente altri prodotti acidi a temperature elevate - Parte 3: Metodo conduttometrico

La norma specifica un metodo per la determinazione della stabilità termica a temperatura elevata di composti (compound) e prodotti a base di omopolimeri e copolimeri di cloruro di vinile (nel testo seguente abbreviato come PVC) che subiscono deidroclorurazione (sviluppo di acido cloridrico). La norma è applicabile alla caratterizzazione di compound e prodotti in PVC, con particolare riguardo all'efficacia dei loro sistemi di stabilizzazione al calore. È applicabile a compound e prodotti in PVC colorato dove una prova di scolorimento sotto l'azione del calore può risultare insoddisfacente. La norma è applicabile a materiali composti e prodotti in PVC. Può essere applicabile a polimeri in polvere in opportune condizioni, da concordare tra le parti interessate. La norma non si applica ai compound di PVC sotto forma di miscele secche, poiché tali materiali possono non essere sufficientemente omogenei. La norma non si applica ai composti e ai prodotti in PVC che sviluppano altri prodotti di decomposizione, oltre all'acido cloridrico, a temperature elevate che possono influenzare la conduttività dell'acqua quando vengono assorbiti al suo interno. In questo caso, deve essere utilizzato un metodo adatto per la determinazione dello ione cloruro (Cl−) nella soluzione assorbente (vedere UNI EN ISO 182-4). La norma può essere applicata anche ad altri materiali plastici che possono sviluppare acido cloridrico o altri alogenuri di idrogeno quando riscaldati nelle condizioni prescritte dalle relative specifiche o come concordato tra le parti interessate.

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