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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Segreteria Tel.: 02 77092735 - Direzione Tel.: 02 74234505

Norme

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Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi e fognature interrati non in pressione - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE) - Parte 2: Specifiche per i pozzetti di ispezione accessibili al personale

          La norma specifica le definizioni ed i requisiti per i pozzetti di ispezione interrati accessibile al personale e le camere di ispezione, installati nei sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi e fognature ad una profondità massima di 6 m dal livello del suolo al fondo della camera principale e fabbricati con policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP), con polipropilene con cariche minerali (PP-MD) o polietilene (PE). Questi prodotti sono destinati ad essere utilizzati in zone pedonali o di traffico veicoli e per installazioni interrate in conformità ai requisiti generali della UNI EN 476 e sono utilizzati all'esterno della struttura degli edifici (codice dell'area di applicazione "U"). Essi sono quindi marcati con una "U". Tali prodotti soddisfano i requisiti della UNI EN 13598-1 per le applicazioni di area U senza la necessità di ulteriori prove. Questi pozzetti di ispezione accessibili al personale e le camere di ispezione possono essere anche utilizzate per i sistemi per acque piovane.
La norma è applicabile a quei componenti dei pozzetti di ispezione accessibili/camere di ispezione (base, montante, parte del cono telescopico e altri componenti vicino alla superficie) in cui il fabbricante ha chiaramente indicato nella documentazione come i componenti devono essere assemblati per creare un pozzetto di ispezione accessibile completo o una camera di ispezione.
La norma riguarda solo i pozzetti di ispezione accessibili e le camere di ispezione con basi con un profilo di flusso con o senza canali in pendenza. Inoltre riguarda la giunzione del componente al sistema di condutture.
I componenti di coronamento e chiusura devono, se non diversamente specificato, essere conformi alle UNI EN 124-1, UNI EN 124-2, UNI EN 124-3, UNI EN 124-4, UNI EN 124-5 e UNI EN 124-6 o UNI EN 1253- 4.

Materie plastiche cellulari rigide - Determinazione della percentuale in volume delle celle aperte e chiuse

La norma definisce un procedimento generale per la determinazione della percentuale in volume delle celle aperte e chiuse di materie plastiche cellulari rigide attraverso la misura del volume geometrico e del volume impermeabile all'aria dei provini.
Il procedimento comprende la correzione del volume apparente delle celle aperte tenendo conto delle celle superficiali aperte per taglio durante la preparazione del campione. Per la misura del volume impenetrabile sono specificati tre metodi alternativi (metodo 1, metodo 2a e metodo 2b) e l'apparecchiatura corrispondente

Sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici e raccordi per il trasporto di combustibili gassosi per impianti interni

La presente norma specifica le caratteristiche delle tubazioni multistrato e dei raccordi idonei alla realizzazione di impianti interni per il trasporto di combustibili gassosi della I, II e III famiglia secondo la UNI EN 437, alimentati da reti di distribuzione, con pressione massima di esercizio di 0,5 bar e temperatura di esercizio da –20 °C a 70 °C.

Materie plastiche - Metodi di esposizione a sorgenti di luce di laboratorio - Parte1: Guida generale

La norma fornisce informazioni e una guida generale per la scelta e l'applicazione dei metodi di esposizione descritti in dettaglio nelle successive parti. Descrive inoltre i requisiti generali di prestazione per i dispositivi utilizzati per esporre le materie plastiche alle sorgenti di luce di laboratorio. Le informazioni sui requisiti di prestazione sono destinate ai fabbricanti dei dispositivi di esposizione artificiale agli agenti atmosferici o dei dispositivi di irraggiamento artificiale accelerato.
In questa norma, il termine "sorgente di luce" si riferisce a sorgenti di radiazioni che emettono radiazione UV, radiazione visibile, raggi infrarossi o qualsiasi combinazione di questi tipi di radiazione.
Questa norma fornisce anche informazioni sulla interpretazione dei dati da invecchiamento accelerato artificiale o da esposizioni per irraggiamento artificiale accelerato. Informazioni più specifiche sulle modalità di determinazione del cambiamento nelle proprietà delle materie plastiche dopo esposizione e il rapporto di questi risultati sono date nella ISO 4582.

Materie plastiche - Verifica delle macchine per prove d'urto con pendolo - Prove d'urto Charpy, Izod e urto-trazione

Errata corrige 1 del 14/06/2016 alla UNI EN ISO 13802:2015 

La norma specifica la frequenza e i metodi per la verifica delle macchine per prove d'urto con pendolo utilizzate per le prove d'urto Charpy, Izod e urto-trazione descritte rispettivamente nelle UNI EN ISO 179-1, UNI EN ISO 180 ed UNI EN ISO 8256. La verifica delle macchine per prove d'urto strumentate è trattata nella misura in cui le proprietà geometriche e fisiche delle macchine strumentate sono identiche a quelle delle macchine non strumentate. La verifica di forza/lavoro delle macchine strumentate non è trattata dalla norma.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per applicazioni industriali - Polibutene (PB), polietilene (PE), polietilene a elevata resistenza alla temperatura (PE-RT), polietilene reticolato (PE-X), polipropilene (PP) - Serie metrica per specifiche

          La norma specifica le caratteristiche ed i requisiti per i componenti come tubi, raccordi e valvole fabbricati con uno dei seguenti materiali destinati ad essere utilizzati per i sistemi di tubazioni di materiale termoplastico nel campo delle applicazioni industriali sopra e sotto terra:
- polibutene (PB);
- polietilene (PE);
- polietilene a elevata resistenza alla temperatura (PE-RT);
- polietilene reticolato (PE-X);
- polipropilene (PP).
La norma è applicabile sia a tubi, raccordi, valvole di PB, PE, PE-RT, PE-X, o PP e le loro giunzioni e a giunzioni con componenti di altre materie plastiche e materie non plastiche, secondo la loro idoneità, destinati ad essere utilizzati per il trasporto di fluidi liquidi e gassosi e di sostanze solide nei fluidi per applicazioni industriali come le seguenti:
- impianti chimici;
- scarichi industriali;
- settore energetico (acqua di raffreddamento e acqua per uso generale);
- miniere;
- impianti galvanici e di decapaggio;
- industria dei semiconduttori;
- impianti di produzione agricola;
- lotta contro l'incendio;
- trattamento delle acque;
- geotermico.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione totale e disintegrazione anaerobica nelle condizioni di digestione anaerobica con elevata concentrazione di solidi - Metodo mediante analisi del biogas rilasciato

La norma specifica un metodo per la valutazione della biodegradabilità anaerobica totale delle materie plastiche a base di composti organici in condizioni di digestione anaerobica con elevata concentrazione di solidi mediante la misurazione di biogas sviluppato alla fine della prova. Il metodo è progettato per simulare condizioni tipiche di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani misti. Il materiale di prova è esposto in una prova di laboratorio ad un inoculo metanogenico derivato da digestori anaerobici che operano solo su rifiuti domestici pretrattati. La decomposizione anaerobica avviene sotto elevata concentrazione di solidi (più del 20% di solidi totali) e condizioni statiche di non mescolamento. Il metodo di prova è destinato a fornire la percentuale di carbonio nel materiale di prova e la sua velocità di conversione in anidride carbonica e metano sviluppati (biogas).

Materie plastiche - Contenitori di polipropilene prodotti per estrusione – Soffiaggio per l'imballaggio di liquidi alimentari

La norma fornisce i requisiti delle resine di polipropilene destinate ad essere utilizzate per contenitori rotondi con capacità fino a due litri inclusi per estrusione-soffiaggio, destinati all'imballaggio di liquidi per il consumo umano. La norma fornisce anche le tolleranze di massa, le dimensioni, i metodi di campionamento, le prove e i requisiti prestazionali.

Materie plastiche - Determinazione del grado di disintegrazione dei materiali di materia plastica in condizioni di compostaggio simulate in una prova in scala di laboratorio

La norma specifica un metodo per la determinazione del grado di disintegrazione dei materiali di materia plastica quando esposti ad un ambiente di compostaggio riprodotto in scala in laboratorio. Il metodo non è applicabile alla determinazione della biodegradabilità dei materiali di materia plastica in condizioni di compostaggio. Ulteriori prove sono necessarie per essere in grado di asserire la compostabilità.

Materie plastiche - Determinazione delle dimensioni lineari dei provini

La norma specifica le attrezzatura e le procedure di misurazione per la determinazione delle dimensioni lineari dei provini di materia plastica rigida. Essa è applicabile ai provini descritti nella ISO 20753, ma può essere utilizzata anche per altri provini e per spessori tipicamente nella gamma 0,4 mm ≤ h ≤ 6,4 mm.

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