Cliccando sul codice della norma si potrà accedere alla scheda dettagliata presente sul sito dell'UNI
Errata corrige 1 del 27/07/2021 alla UNI EN ISO 22391-5:2021
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Errata corrige 1 del 27/07/2021 alla UNI EN ISO 22391-5:2021
La norma fornisce i requisiti per le prove effettuate sui semilavorati saldati di materiale termoplastico. La selezione del / i metodo / i di prova appropriato / i viene effettuata in accordo al particolare tipo e applicazione del prodotto saldato. I risultati della prova dipendono dalle condizioni di fabbricazione del provino e dalle condizioni della prova. Possono quindi essere correlati solo al comportamento del prodotto o possono essere utilizzati solo per la progettazione di una struttura, se le condizioni di prova possono essere correlate alle condizioni di servizio.
La norma specifica le caratteristiche dei pannelli di protezione murale in materiale termoplastico rigido utilizzati per la decorazione e la protezione, senza un ruolo strutturale.
I pannelli di protezione murale in materiale termoplastico rigido sono per l'utilizzo come finiture da appendere a pareti interne e tramezzi mediante adesivo. La loro superficie può essere con o senza goffratura.
Specifica inoltre le procedure per la valutazione e la verifica della costanza di prestazione (AVCP) dei pannelli di protezione murale in materiale termoplastico rigido.
Questa norma non tratta i pannelli di protezione murale in materiale termoplastico rigido:
- fissati su pareti interne e pareti divisorie con mezzi diversi da collanti, nonché adesivi e prodotti ausiliari,
- per essere utilizzati sui soffitti.
La norma, congiuntamente alla UNI EN ISO 11298-1, specifica i requisiti ed i metodi di prova per i tubi ed i raccordi polimerizzati in loco per il ripristino delle reti interrate di distribuzione dell'acqua per il consumo umano, incluse le tubazioni di presa dell'acqua non depurata.
Si applica ai rivestimenti per tubi a pressione indipendenti (interamente strutturali, di classe A) e interattivi (semi strutturali, di classe B), come definito nella norma UNI EN ISO 11295, che non si basano sull'adesione alla tubazione esistente. La norma si applica all'impiego di vari sistemi di resine termoindurenti in combinazione con materiali fibrosi compatibili di sostegno e di altri componenti di materia plastica relativi al processo.
La norma non include i requisiti o i metodi di prova per la resistenza al carico ciclico o la valutazione della pressione dei rivestimenti CIPP quando tali CIPP passano attraverso le curve, che esulano dallo scopo di questo documento.
È applicabile ai sistemi di rivestimento dei tubi polimerizzati in loco per l'utilizzo ad una temperatura di servizio fino a 25 °C.
La norma stabilisce un metodo per la determinazione della conduttività termica delle materie plastiche e dei compositi solidi non caricati e caricati o rinforzati con fibre, mediante calorimetria differenziale a scansione (DSC).
È applicabile per materiali con conduttività termica fino a 1 W/(m⋅K).
La norma definisce le condizioni generali per la determinazione della viscosità ridotta, della viscosità intrinseca e del valore K dei polimeri organici in soluzione diluita. Essa definisce i parametri di riferimento che sono da applicare alla misurazione della viscosità.
La norma può essere utilizzata per sviluppare norme per misurare la viscosità in soluzioni di vari tipi di polimeri. Può anche essere utilizzata per misurare ed individuare le viscosità dei polimeri in soluzione per cui non esistono norme di riferimento.
La norma è utilizzata per determinare il grado di disintegrazione dei materiali plastici in una prova di compostaggio aerobico in scala pilota in condizioni definite. Fa parte di uno schema generale per la valutazione della compostabilità delle materie plastiche come indicato nella norma ISO 17088.
Il metodo di prova stabilito in questa norma è utilizzato anche per determinare l'influenza del materiale di prova sul processo di compostaggio e la qualità del compost ottenuto. Non può essere utilizzato per determinare la biodegradabilità aerobica di un materiale di prova.
La norma specifica un metodo di vibrazione flessionale che si basa sulle curve di risonanza per la determinazione del modulo complesso in flessione Ef* delle materie plastiche omogenee e le proprietà di smorzamento dei laminati plastici destinati all'isolamento acustico, ad esempio sistemi costituiti da una lamiera rivestita con uno strato di plastica smorzante, o sistemi sandwich costituiti da due strati di lamiera con uno strato intermedio di plastica. Per molti scopi, è utile determinare queste proprietà in funzione della temperatura e della frequenza.
La norma specifica i metodi per determinare la resistenza a compressione e la corrispondente deformazione relativa, lo sforzo a compressione al 10% della deformazione relativa e il modulo di compressione delle materie plastiche cellulari rigide.
La norma si applica alle materie prime-secondarie come definite nella UNI 10667-1, ottenute dal riciclo di materie plastiche provenienti da residui industriali e/o da materiali da post-consumo.
La norma definisce i requisiti ed i metodi di prova di miscele eterogenee da utilizzarsi da sole o in miscela con altri materiali in processi metallurgici e in processi siderurgici, per una o più delle seguenti funzioni:
a) come agente riducente e/o schiumogeno;
b) come agente protettivo degli elementi da preservare durante il processo fusorio;
c) come vettore di reagenti nelle reazioni di ossidoriduzione;
d) per la produzione delle miscele tipicamente utilizzate per l'apporto di carbonio e idrogeno al processo (per esempio coke).
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