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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
Via Derna n. 26 - 20132 Milano
Segreteria Tel.: 02 77092735 - Direzione Tel.: 02 74234505

Norme

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Materie plastiche - Materiali di acrilonitrile-stirene-acrilato (ASA), acrilonitrile-(etilene-propilene-diene)- stirene (AEPDS), acrilonitrile- (polietilene clorurato)-stirene (ACS) per estrusione e stampaggio - Parte 2: Preparazione dei provini e determi

La norma specifica i metodi di preparazione dei provini e di metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali di acrilonitrile-stirene-acrilato (ASA), acrilonitrile-(etilene-propilene-diene)- stirene (AEPDS), acrilonitrile- (polietilene clorurato)-stirene (ACS) per stampaggio ed estrusione.
Sono dati i requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sia per il materiale di prova prima dello stampaggio e sia dei campioni prima della prova. Sono date anche le procedure e le condizioni per la preparazione di provini e le procedure per misurare le proprietà dei materiali di cui sono fatti questi campioni. Sono elencate le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali di ABS, AEPDS e ACS per stampaggio ed estrusione.
Le proprietà sono state selezionate dai metodi di prova generali nella UNI EN ISO 10350-1. Altri metodi di prova di largo uso per o di particolare importanza per questi materiali per stampaggio ed estrusione, sono inclusi anche in questa norma, come lo sono le proprietà per la designazione specificate nella UNI EN ISO 19065-1.
Al fine di ottenere risultati riproducibili e confrontabili, è necessario utilizzare i metodi di preparazione e di condizionamento, le dimensioni dei campioni e le procedure di prova quì specificati. I valori determinati non saranno necessariamente identici a quelli ottenuti utilizzando campioni di dimensioni diverse o preparati con procedure differenti.

mperfezioni nelle giunzioni saldate di materiale termoplastico - Classificazione

La norma specifica un sistema per classificare le imperfezioni che si possono rilevare nelle giunzioni saldate di materiale termoplastico durante la fabbricazione e fornisce esempi di imperfezioni per i seguenti processi di saldatura:
- saldatura testa a testa con attrezzo caldo;
- saldatura a bicchiere con attrezzo caldo;
- saldatura a bicchiere per elettrofusione;
- saldatura a gas caldo;
- saldatura per estrusione;
- saldatura a bicchiere con solvente.
La presente norma norma non descrive le imperfezioni che possono essere generate durante il servizio o le imperfezioni presenti prima della saldatura, che sono dovute a una scarsa preparazione o un assemblaggio di componenti (ad esempio l'adattamento). La preparazione e il montaggio corretti dei componenti (ad esempio l'adattamento) sono descritti nelle specifiche relative alla procedura di saldatura (WPS).
La norma non considera la ricerca della possibile influenza di queste imperfezioni sul comportamento delle giunzioni in relazione ai diversi tipi di sforzi a cui queste ultime possono essere sottoposte o ai metodi per prevenire tali imperfezioni.
Questa norma può essere utilizzata insieme alla UNI EN 16296 per determinare l'accettazione delle saldature.
In questa norma sono prese in considerazione solo le imperfezioni che danno luogo a discontinuità di materiali o cambiamenti di forma, specificando il loro tipo, la loro forma e le loro posizioni. Questa classificazione può essere utilizzata per determinare la possibile origine o le cause delle imperfezioni.

Materie plastiche - Metodi per la determinazione della massa volumica delle materie plastiche non alveolari - Parte 1: Metodo ad immersione, metodo del picnometro in mezzo liquido e metodo per titolazione

La norma specifica tre metodi per la determinazione della massa volumica delle materie plastiche non alveolari in forma di oggetti stampati esenti da vuoti o estrusi, così come per polveri, scaglie e granuli:
- Metodo A: metodo ad immersione, per materie plastiche solide (ad esclusione delle polveri) esenti da vuoti;
- Metodo B: metodo del picnometro in mezzo liquido, per particelle, polveri, scaglie, granuli o piccoli pezzi di parti finite;
- Metodo C: metodo di titolazione, per materie plastiche in qualsiasi forma prive di vuoti.

Materie plastiche - Materiali di polifenilensolfuro (PPS) per stampaggio ed estrusione - Parte 1: Sistema di designazione e base specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali termoplastici di polifenilensolfuro (PPS) che può essere utilizzato come base per le specifiche.
I tipi di materiali di polifenilensolfuro (PPS) si differenziano tra di loro per un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione:
a) indice di fluidità in massa o viscosità del fuso;
b) densità;
c) modulo di trazione;
e su informazioni relative all'applicazione prevista e/o al metodo di lavorazione, a proprietà importanti, additivi, coloranti, cariche e materiali di rinforzo.
La norma è applicabile a tutti i materiali di PPS e si applica ai materiali pronti per l'utilizzo normale, sotto forma di polvere, granuli, pellet o materiali non modificati o modificati da coloranti, cariche e altri additivi.

Materie plastiche - Materiali di polifenilensolfuro (PPS) per stampaggio ed estrusione - Parte 2: Preparazione dei provini e determinazione delle proprietà

La norma specifica i metodi di preparazione dei provini e i metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali di polifenilensolfuro (PPS) per stampaggio ed estrusione.
Sono dati i requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sia per il materiale di prova prima dello stampaggio e sia dei campioni prima della prova.
Sono descritte le procedure e le condizioni per la preparazione di provini e le procedure per misurare le proprietà dei materiali di cui sono fatti questi campioni. Sono elencate le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali di polifenilensolfuro per stampaggio ed estrusione.
Le proprietà sono state selezionate dai metodi di prova generali nella UNI EN ISO 10350-1. Altri metodi di prova di largo uso per o di particolare importanza per questi materiali per stampaggio ed estrusione, sono inclusi anche in questa norma, come lo sono le proprietà per la designazione specificate nella UNI EN ISO 20558-1 (indice di fluidità in massa o viscosità del fuso, densità e modulo di elasticità).
Al fine di ottenere risultati di prova riproducibili e confrontabili, è necessario utilizzare i metodi di preparazione e di condizionamento, le dimensioni dei campioni e le procedure di prova quì specificati. I valori determinati non saranno necessariamente identici a quelli ottenuti utilizzando campioni di dimensioni diverse o preparati con procedure differenti.

Materie plastiche - Materiali di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) per estrusione e stampaggio - Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali termoplastici di PVC-U che possono essere utilizzati come base per le specifiche.
I tipi di materie plastiche di PVC-U si differenziano tra di loro per un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione:
a) temperatura di rammollimento Vicat,
b) resistenza all’urto (con intaglio Charpy),
c) modulo di elasticità
e su informazioni relative ai parametri del polimero di base, all'applicazione prevista e/o al metodo di processo, a proprietà importanti, additivi, coloranti, cariche e materiali di rinforzo.
La norma è applicabile a tutte le composizioni non plastificate di omopolimeri e copolimeri contenenti almeno una frazione in massa del 50% di cloruro di vinile. Si applica anche alle composizioni contenenti policloruro di vinile clorurato e alle composizioni contenenti miscele di uno o più dei sopra indicati polimeri purchè la quantità totale di questi polimeri rappresenti almeno una frazione in massa del 50% del contenuto di polimero della composizione.
La norma si applica ai materiali pronti per l'utilizzo normale, sotto forma di polvere, granuli, pellet o materiali non modificati o modificati da coloranti, cariche e altri additivi.
La norma non si applica alle materie plastiche cellulari.

Materie plastiche - Materiali di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) per estrusione e stampaggio - Parte 2: Preparazione dei provini e determinazione delle proprietà

La norma specifica i metodi di preparazione dei provini e i metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali di PVC-U per stampaggio ed estrusione.
Sono dati i requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sia per il materiale di prova prima dello stampaggio e sia dei campioni prima della prova.
Sono date anche le procedure e le condizioni per la preparazione di provini e le procedure per misurare le proprietà dei materiali di cui sono fatti questi campioni. Sono elencate le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali di policarbonato per stampaggio ed estrusione.
Le proprietà richieste per la designazione dei materiali termoplastici di PVC-U sono specificate nella UNI EN ISO 21306-1. Tutte le proprietà sono determinate con i metodi appropriati indicati in questa norma e i valori ottenuti sono resi disponibili secondo quanto stabilito dalla norma UNI EN ISO 10350-1.
I valori determinati in accordo con questa norma, non saranno necessariamente identici a quelli ottenuti utilizzando campioni di dimensioni diverse e/o preparati con procedure diverse. I valori ottenuti per le proprietà di uno stampaggio dipendono dal compound di stampaggio, dalla forma, dal metodo di prova e dallo stato di anisotropia. Quest’ultima dipende dal punto di entrata nello stampo e dalle condizioni di stampaggio, ad esempio: temperatura, pressione e velocità di iniezione. Si deve considerare inoltre qualsiasi trattamento successivo, ad esempio il condizionamento o la ricottura.
Le variazioni termiche e le sollecitazioni interne dei campioni possono influenzare fortemente le proprietà termiche e meccaniche e la resistenza alle fessurazioni da sforzi ambientale, ma esercitano meno effetti sulle proprietà elettriche, che dipendono principalmente dalla composizione chimica dal compound di stampaggio.

Materie plastiche - Determinazione delle proprietà di flessione

La norma specifica un metodo per determinare le proprietà di flessione delle materie plastiche rigide e semirigide in condizioni definite. Viene definito un campione di prova preferito, ma se è il caso, sono inclusi per l’uso parametri per provini di dimensioni alternative. È compresa una gamma di velocità di prova.
Il metodo viene utilizzato per studiare il comportamento alla flessione dei provini e per determinare la resistenza alla flessione, il modulo di flessione e altri aspetti della relazione sforzo di flessione / deformazione nelle condizioni definite. Si applica a una trave su supporti liberi, caricata alla metà dell’apertura (prova di carico a tre punti).
Il metodo è adatto all'uso con la seguente gamma di materiali:
- materiali termoplastici di stampaggio, estrusione e fusione, compresi i compound caricati e rinforzati in aggiunta ai tipi non caricati; lastre termoplastiche rigide;
- materiali di stampaggio termoindurenti, compresi i compound caricati e rinforzati; lastre termoindurenti.

Compositi plastici rinforzati con fibre continue - Aste pultruse unidirezionali - Determinazione della proprietà di trazione parallelamente alla direzione delle fibre

La norma specifica un metodo per determinare le proprietà di trazione delle aste pultruse, unidirezionali costituite da compositi plastici rinforzati con fibre continue, in parallelo alla direzione della fibra.
È applicabile alle aste pultruse che hanno un diametro preferibilmente compreso tra 3 mm e 20 mm.
Questo metodo è adatto per l'uso con compositi di plastica rinforzati con fibre continue realizzate con fibre di carbonio e fibre di vetro.
Questo metodo è adatto per l'uso con tutti i sistemi di matrice polimerica rinforzati con fibre unidirezionali aventi una forma cilindrica.
Questo metodo non è destinato ad essere utilizzato per provare campioni come tubi o filati per cui esistono altri metodi di prova.

Laminati decorativi ad alta pressione (HPL) - Fogli a base di resine termoindurenti (generalmente chiamati laminati) - Parte 8: Classificazione e specifiche per laminati con effetti estetici particolari

La norma specifica i requisiti di prestazione per i laminati di progettazione destinati ad uso interno con una superficie a effetto progettuale con nucleo a base fenolica e una superficie decorativa, non trattati dalle UNI EN 438-3, UNI EN 438-4, UNI EN 438-5 e UNI EN 438-6. Tre tipi di strati superficiali (metallo, legno impiallacciato e decoro perlescente) sono definiti in questa norma della serie UNI EN 438.
La UNI EN 438-2 specifica i metodi di prova rilevanti per questa norma della serie UNI EN 438.

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