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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Norme

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Tubi e raccordi di materiale termoplastico - Temperatura di rammollimento Vicat - Parte 2: Condizioni di prova per tubi e raccordi di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) o di policloruro di vinile clorurato (PVC-C) e di tubi di policloruro di v

La norma specifica le condizioni particolari per determinare la temperatura di rammollimento Vicat (VST) dei tubi e dei raccordi di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) o di policloruro di vinile clorurato (PVC-C) e dei tubi di policloruro di vinile non plastificato resistente all' impatto (PVC-H).
La norma fornisce anche per informazione le specificazioni di base corrispondenti.
Il metodo generale di prova per determinare la temperatura di rammollimento Vicat dei tubi e dei raccordi di materiale termoplastico, è dato nella UNI EN ISO 2507-1.

Tubi e raccordi di materiale termoplastico - Temperatura di rammollimento Vicat - Parte 3: Condizioni di prova per tubi e raccordi di acrilonitrile/butadiene/stirene (ABS) e di acrilonitrile/stirene/acrilestere (ASA)

La norma specifica le condizioni particolari per determinare la temperatura di rammollimento Vicat dei tubi e dei raccordi di acrilonitrile/butadiene/stirene (ABS) e di acrilonitrile/stirene/acrilestere (ASA).
La norma fornisce anche per informazione, le specificazioni di base corrispondenti.
Il metodo generale di prova per determinare la temperatura di rammollimento Vicat dei tubi e dei raccordi di materiale termoplastico, è dato nella UNI EN ISO 2507-1.

Materie plastiche - Determinazione delle variazioni di colore e delle variazioni di proprietà dopo esposizione alla luce naturale sotto vetro, agli agenti atmosferici naturali o alle sorgenti luminose di laboratorio

La presente norma specifica i metodi per determinare le variazioni di colore, le altre proprietà di aspetto e le variazioni nelle proprietà meccaniche o altre proprietà delle materie plastiche che sono state esposte alla luce del giorno, dietro un vetro, agli agenti atmosferici naturali o alla radiazione solare simulata proveniente da una fonte di laboratorio. La procedura impiegata per analizzare i dati dipende dal fatto che la prova utilizzata per caratterizzare i materiali che vengono esposti, sia distruttiva o non distruttiva.
Le esposizioni alla radiazione sono condotte nelle condizioni descritte nelle norme di esposizione specifiche.

Classificazione ed informazioni relative alla progettazione dei sistemi di tubazioni di materie plastiche utilizzati per il rinnovamento e la sostituzione

La norma definisce e descrive le famiglie di tecniche per il rinnovamento e la sostituzione senza scavo (di una condotta esistente in linea o fuori linea) per tubazioni non in pressione e in pressione attraverso l'uso di tubazioni plastiche, inclusi i materiali compositi plastici formati in loco, i raccordi e i componenti ausiliari. Non include le nuove realizzazioni (estensione di rete). Per ogni famiglia di tecniche, identifica le aree di applicazione tra cui, a titolo esemplificativo, il drenaggio interrato, le fognature e le reti interrate di approvvigionamento idrico e del gas.
Questo documento fornisce informazioni sui principi, ma non le metodologie dettagliate, per la progettazione di sistemi di tubazioni di materia plastica utilizzati per il rinnovamento o la sostituzione senza scavi di tubazioni esistenti, che riguardano:
- le tubazioni esistenti e le condizioni del sito;
- le funzioni della nuova tubazione;
- le prestazioni strutturali;
- le prestazioni idrauliche;
- gli aspetti dell'installazione e l’impatto sul sito;
- altri fattori che incidono sul rinnovamento o sulla scelta della tecnica di sostituzione senza scavo.
I lavori necessari sulla tubazione esistente prima del rinnovo e / o della sostituzione senza scavo non rientrano nell'ambito di questo documento.
Questo documento fornisce le informazioni necessarie per determinare le opzioni valide per l'identificazione della tecnica ottimale in relazione a un determinato insieme di obiettivi di riabilitazione.

Materie plastiche - Metodi per la preparazione di campioni per prove di biodegradazione di materiali plastici

La presente norma descrive metodi per la preparazione di campioni di prova utilizzati nella determinazione della biodegradabilità totale aerobica e anaerobica di materiali plastici in un mezzo acquoso, nel suolo, nel compost controllato o nel fango di digestione anaerobica. I metodi descritti sono concepiti per fornire una consistenza dimensionale dei campioni di prova, con conseguente migliore riproducibilità dei risultati di prova durante la determinazione della biodegradabilità totale del prodotto.
Questi metodi si applicano ai seguenti materiali:
- polimeri naturali e / o sintetici, copolimeri o miscele di questi;
- materiali plastici che contengono additivi, come plastificanti o coloranti;
- materiali compositi plastici che contengono cariche organiche o inorganiche;
- prodotti realizzati con i suddetti materiali.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione aerobica di materiali plastici non fluttuanti nell'interfaccia acqua di mare / sedimento sabbioso - Metodo mediante misurazione della domanda di ossigeno nel respirometro chiuso

Questa norma specifica un metodo di prova per determinare il grado e la velocità di biodegradazione aerobica dei materiali plastici quando si stabilizzano su sedimenti sabbiosi marini all'interfaccia tra acqua di mare e fondo marino, misurando la richiesta di ossigeno in un respirometro chiuso.
La misurazione della biodegradazione aerobica può anche essere ottenuta monitorando l'evoluzione del biossido di carbonio. Questo non rientra nell'ambito di questa norma internazionale ma della ISO 19679.
Questo metodo di prova è una simulazione in condizioni di laboratorio dell' ambiente trovato in diverse aree di acqua di mare / di sedimentazione nel mare, ad es. in una zona bentonica dove la luce solare raggiunge il fondo oceanico (zona fotica) che, nella scienza marina, è chiamata zona sublitorale. La determinazione della biodegradazione di materiali plastici sepolti nei sedimenti marini non rientra nell'ambito di questa norma internazionale.
Le condizioni descritte in questa norma potrebbero non sempre corrispondere alle condizioni ottimali per il massimo grado di biodegradazione.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione aerobica di materiali plastici non fluttuanti nell'interfaccia acqua di mare / sedimento sabbioso - Metodo mediante analisi del diossido di carbonio sviluppato

Questa norma specifica un metodo di prova per determinare il grado e la velocità di biodegradazione aerobica di materiali plastici quando si stabilizzano su sedimenti sabbiosi marini all'interfaccia tra acqua di mare e fondo marino, misurando l'anidride carbonica sviluppata.
Questo metodo di prova è una simulazione in condizioni di laboratorio dell'ambiente trovato in diverse aree di acqua di mare / di sedimentazione nel mare, ad es. in una zona bentonica dove la luce del sole raggiunge il fondo dell'oceano (zona fotica) che, nella scienza marina, è chiamata zona sublitorale.
La determinazione della biodegradazione di materiali plastici sepolti nei sedimenti marini non rientra nell'ambito di questa norma internazionale.
La misurazione della biodegradazione aerobica può anche essere ottenuta monitorando il consumo di ossigeno, come descritto nella ISO 18830.
Le condizioni descritte in questa norma internazionale potrebbero non sempre corrispondere alle condizioni ottimali per il massimo grado di biodegradazione.

Materie plastiche prime-secondarie - Parte 17: Miscele di materie plastiche eterogenee provenienti da residui industriali e/o da materiali da post-consumo destinate a processi di riduzione in impianti siderurgici - Requisiti e metodi di prova

La norma si applica alle materie prime-secondarie ottenute dal riciclo di materie plastiche eterogenee provenienti da residui industriali e/o da materiali da post-consumo; definisce i requisiti ed i metodi di prova di tali miscele da impiegarsi da sole o con altri materiali, come agenti riducenti in processi siderurgici.

Materie plastiche - Film barriera per la disinfezione per fumigazione dei terreni agricoli e orticoli - Parte 1: Specifiche per film barriera

La norma specifica i requisiti relativi alle caratteristiche dimensionali, meccaniche e fisico-chimiche dei film barriera termoplastici progettati per la disinfezione dei terreni agricoli e orticoli mediante fumigazione.
La norma specifica anche i metodi di prova per la verifica di questi requisiti, ad eccezione del metodo per determinare la permeabilità del film usando una tecnica statica, che è specificata nella
UNI EN 17098-2.
Questo documento definisce anche una guida per l'installazione, l'uso e lo smaltimento di film barriera.
È applicabile ai film utilizzati durante la disinfezione del terreno mediante fumigazione (classe 1) e ai film utilizzati durante la disinfezione del terreno successivamente tenuti in loco come film di pacciamatura (classe 2).
Alla data di pubblicazione di questa norma, i film barriera sono film multistrato

Materie plastiche - Film barriera per la disinfezione per fumigazione dei terreni agricoli e orticoli - Parte 2: Metodo per la determinazione della permeabilità del film usando una tecnica statica

La norma specifica un metodo per determinare la permeabilità al gas dei film usando una tecnica statica.
Questo documento è applicabile ai film barriera termoplastici per la disinfezione dei terreni agricoli e orticoli con la tecnica della fumigazione.

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