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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
Via Derna n. 26 - 20132 Milano
Segreteria Tel.: 02 77092735 - Direzione Tel.: 02 74234505

Norme

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Materie plastiche - Materiali a base di poliossimetilene (POM) per stampaggio ed estrusione - Parte 2: Preparazione dei provini e determinazione delle proprietà

La norma specifica i metodi di preparazione dei provini e i metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali a base di poliossimetilene (POM) per stampaggio ed estrusione. Sono riportati i requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sia per il materiale di prova prima dello stampaggio sia per i provini prima della prova. Sono descritti i procedimenti e le condizioni per la preparazione dei provini e sono specificati i procedimenti per misurare le proprietà dei materiali di cui i provini sono fatti.
Sono elencate le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali a base di poliossimetilene (POM) per stampaggio ed estrusione.
Le proprietà sono state selezionate dai metodi di prova generali. In questa norma sono inclusi anche altri metodi di prova ampiamente utilizzati o di particolare importanza per questi materiali per stampaggio ed estrusione, così come le proprietà di designazione: indice di fluidità e modulo di trazione.
Al fine di ottenere risultati riproducibili e confrontabili, è necessario utilizzare i metodi di preparazione e di condizionamento, le dimensioni dei campioni e le procedure di prova, quì specificati.
I valori determinati non saranno necessariamente identici a quelli ottenuti utilizzando campioni di dimensioni differenti o preparati con procedure diverse.

Materie plastiche - Calorimetria differenziale a scansione (DSC) - Parte 3: Determinazione della temperatura e della entalpia di fusione e di cristallizzazione

La norma specifica un metodo per la determinazione delle temperature e delle entalpie di fusione e di cristallizzazione delle materie plastiche cristalline o parzialmente cristalline

Materie plastiche – Prospetto normalizzato per l' irradianza totale solare spettrale a livello del mare - Orizzontale, massa relativa dell'aria 1

Il rapporto tecnico fornisce uno spettro di riferimento per il campo dell' invecchiamento naturale alla radiazione solare al fine di classificare i simulatori solari nella gamma di lunghezze d'onda dell' UV, del visibile e dell' infrarosso.
L'invecchiamento fotochimico che si verifica in pratica è simulato con la compressione del tempo negli strumenti di laboratorio attraverso l'invecchiamento con la sequenza degli episodi di massima sollecitazione climatica. Per dare un riferimento della irradianza spettrale, il prospetto specifica l'irraggiamento spettrale della radiazione globale (radiazione diretta e diffusa) con un cielo senza nuvole, posizione del sole allo zenit dai confronti giorno e notte all'equatore, a livello del mare come definito nel Prospetto 4 della pubblicazione CIE No. 85. Questa è la più realistica esposizione in condizioni climatiche rappresentative di cielo limpido.

Materie plastiche - Parametri per confrontare la distribuzione spettrale di una sorgente luminosa di laboratorio per applicazioni di invecchiamento alla radiazione solare, a una distribuzione spettrale solare di riferimento

Il rapporto tecnico specifica un metodo di calcolo che consente di calcolare un parametro che confronta l'irraggiamento spettrale di una sorgente di radiazione di laboratorio per invecchiamento alla radiazione solare a un irraggiamento solare spettrale di riferimento.

Compositi di materiali a base di cellulosa e di materiali termoplastici [comunemente chiamati compositi legno-plastica (WPC) o compositi di fibra naturale (NFC)] - Parte 1: Metodi di prova per la caratterizzazione dei compound e dei prodotti

La norma specifica i metodi di prova per la determinazione delle proprietà dei compositi di materiali a base di cellulosa e di materiali termoplastici, comunemente chiamati compositi legno-plastica (WPC) o compositi di fibra naturale (NFC).
In questa norma l’abbreviazione “WPC” è usata per “compositi fatti di materiali a base di cellulosa e di materiali termoplastici”
Questa parte della UNI EN 15534 è applicabile ai compound e ai prodotti cellulari o non cellulari, di materiali a base di cellulosa e di materiali termoplastici, destinati ad essere trasformati o in fase di trasformazione attraverso le tecniche di lavorazione della materie plastiche, senza soglia per il contenuto di materiale a base di cellulosa.
Per una data applicazione non sono necessariamente valutate tutte le proprietà elencate in questa parte della UNI EN 15534.
I parametri di prova e i requisiti dei metodi di prova per una data applicazione, sono specificati nella corrispondente parte della UNI EN 15534.

Materie plastiche - Acquisizione e presentazione di valori singoli di caratteristiche comparabili - Parte 1: Materiali per stampaggio

La norma identifica procedure di prova specifiche per l'acquisizione e la presentazione di dati comparabili per alcune proprietà di base delle materie plastiche. In generale, ogni proprietà è specificata da un singolo valore sperimentale, anche se in alcuni casi le proprietà sono rappresentate da due valori ottenuti in condizioni di prova differenti. Le proprietà incluse sono quelle presentate convenzionalmente nelle schede tecniche dei fabbricanti. Questa norma si applica principalmente ai materiali termoplastici e termoindurenti rinforzati e non rinforzati che possono essere stampati ad iniezione o compressione o preparati in forma di lastre di spessore specificato. Ai fini del presente documento, sono considerate le materie plastiche rinforzate con fibre lunghe che hanno una lunghezza delle fibre superiore a 7,5 mm prima dello stampaggio.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione totale anaerobica di materiali plastici in un sistema acquoso - Metodo mediante misurazione della produzione di biogas

 La presente norma specifica un metodo per la determinazione della biodegradabilità totale anaerobica delle materie plastiche da parte di microrganismi anaerobici. Le condizioni descritte in questa norma non corrispondono necessariamente alle condizioni ottimali per il massimo grado di biodegradazione. La prova richiede l'esposizione del materiale di prova ai fanghi per un periodo fino a 90 giorni, che è più lungo del normale tempo di ritenzione dei fanghi (da 25 a 30 giorni) nei digestori anaerobici, sebbene i digestori nei siti industriali possano avere tempi di ritenzione molto più lunghi.
Il metodo si applica ai seguenti materiali:
- polimeri, copolimeri o loro miscele, naturali e / o sintetici;
- materie plastiche che contengono additivi come plastificanti, coloranti o altri composti;
- polimeri idrosolubili;
- materiali che, nelle condizioni di prova, non inibiscono i microrganismi presenti nell'inoculo. Gli effetti inibitori possono essere determinati utilizzando un controllo di inibizione o un altro metodo appropriato (vedere ad esempio ISO 13641). Se il materiale di prova è inibitorio all'inoculo, è possibile utilizzare una concentrazione di prova inferiore, un altro inoculo o un inoculo pre-esposto.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione anaerobica totale nelle condizioni di digestione anaerobica con elevata concentrazione di solidi - Metodo mediante analisi del biogas rilasciato

La norma specifica un metodo per la valutazione della biodegradabilità anaerobica totale delle materie plastiche a base di composti organici in condizioni di digestione anaerobica con elevata concentrazione di solidi mediante la misurazione di biogas sviluppato alla fine della prova. Il metodo è progettato per simulare condizioni tipiche di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti solidi urbani misti. Il materiale di prova è esposto in una prova di laboratorio ad un inoculo metanogenico derivato da digestori anaerobici che operano solo su rifiuti domestici pretrattati. La decomposizione anaerobica avviene in elevata concentrazione di solidi (più del 20% di solidi totali) e condizioni statiche di non mescolamento. Il metodo di prova è destinato a fornire la percentuale di carbonio nel materiale di prova e la sua velocità di conversione in anidride carbonica e metano sviluppati (biogas).
Le condizioni descritte in questa norma potrebbero non sempre corrispondere alle condizioni ottimali per il massimo grado di biodegradazione.

Materie plastiche - Determinazione della conduttività termica e della diffusività termica - Parte 1: Principi generali

La norma descrive il quadro generale dei metodi per la determinazione della conduttività termica e della diffusività termica dei materiali polimerici. Per queste misurazioni sono disponibili diverse tecniche e alcune possono essere più adatte di altre per un particolare tipo, stato e forma di materiale. Questo documento fornisce un'ampia panoramica per queste tecniche. Le norme specifiche di queste tecniche, come indicato in questo documento, vengono utilizzate per eseguire il metodo di prova effettivo.

Tubi e raccordi di materiale termoplastico - Temperatura di rammollimento Vicat - Parte 1: Metodo di prova generale

La norma specifica un metodo generale per determinare la temperatura di rammollimento Vicat dei tubi e dei raccordi di materiale termoplastico, include l'adattamento del metodo B della ISO 306: 1994, usando una forza di 50 N.
Questo metodo è applicabile solo ai materiali termoplastici per i quali è possibile misurare la temperatura alla quale la loro velocità di rammollimento diventa rapida. Non è applicabile a polimeri cristallini o semicristallini.

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