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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Norme

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Materie plastiche - Copolimeri termoplastici etilene/acetato di vinile (EVAC) - Determinazione dell'acetato di vinile

La norma specifica due categorie di metodi per la determinazione dell'acetato di vinile (VAC) contenuto nel copolimero etilene/acetato di vinile (EVAC), per l'uso nella designazione di tali copolimeri secondo ISO 21301-1. Una categoria è indicata come "metodi di riferimento", l'altra come "metodi di prova". I "metodi di riferimento" sono utilizzati per calibrare il metodo utilizzato per la determinazione del contenuto di acetato di vinile nei copolimeri etilene/acetato di vinile. I "metodi di prova" sono altri metodi che possono essere utilizzati per la determinazione se sono calibrati utilizzando uno dei metodi di riferimento descritti al punto 4, a condizione che mostrino una certa ripetibilità ammissibile.

Sistemi di tubazioni di materia plastica - Giunzioni meccaniche tra raccordi e tubi in pressione - Metodo di prova per la resistenza allo sfilamento con forza longitudinale costante

La norma specifica un metodo per verificare la capacità delle giunzioni uniassiali tra raccordi e tubi in pressione di materia plastica, di resistere a sforzi longitudinali di trazione. La prova è applicabile a prescindere dalla progettazione e dal materiale del raccordo utilizzato per la giunzione con il tubo di materia plastica. Il metodo di prova non è applicabile alle giunzioni saldate per fusione.

Materie plastiche - Impronta climatica (carbon footprint) e ambientale di materie plastiche a base biologica - Parte 2: Impronta climatica (carbon footprint) del materiale, quantità (massa) di CO2 rimossa dall'aria e incorporata nella molecola del polimer

La norma definisce l'impronta climatica (carbon footprint) del materiale come la quantità (massa) di CO2 rimossa dall'aria e incorporata nella materia plastica, e specifica un metodo di determinazione per quantificarla. Questo documento è applicabile ai prodotti in plastica, ai materiali plastici e alle resine polimeriche che sono parzialmente o interamente basati su costituenti di origine biologica.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua e per fognature e scarichi e per irrigazione, interrati e fuori terra in pressione - Policloruro di vinile orientato non plastificato (PVC-O) - Parte 3: Raccordi

La norma specifica le caratteristiche dei raccordi a parete solida di policloruro di vinile orientato non plastificato (PVC-O) per i sistemi di tubazioni per adduzione d'acqua, per fognature e scarichi, per acque reflue trattate e per irrigazione, interrati in pressione o fuori terra protetti dalla luce solare diretta. Lo scopo di questa specifica è limitato ai doppi bicchieri, ai manicotti di riparazione, agli aumenti e alle curve senza trasmissione di carico di estremità. Sono specificati i parametri per i metodi di prova di riferimento. In combinazione con la UNI EN 17176-1 e la UNI EN 17176-5, questa specifica è applicabile ai raccordi in PVC-O per il seguente impiego: a) reti idriche e linee di servizio; b) trasporto di acqua per gli edifici sia all'interno che all'esterno; c) drenaggio, fognatura e acque reflue trattate in pressione; d) irrigazione in pressione. La specifica si applica ai sistemi di tubazioni per la fornitura di acqua con una massima pressione operativa consentita (PFA) fino a e incluso 25 bar. Il sistema di tubazioni in accordo a questa norma, è per il trasporto di acqua fredda fino a e incluso 45 °C, in particolare per quelle applicazioni in cui sono richiesti requisiti prestazionali speciali, come i carichi dovuti all'urto e le fluttuazioni di pressione. Questa specifica dà una gamma di dimensioni per i raccordi e le classi di pressione e fornisce un requisito e raccomandazioni sui colori.

Materie plastiche - Determinazione del comportamento a fusione (temperatura di fusione o intervallo di fusione) di polimeri semicristallini per mezzo di un tubo capillare e di metodi con il microscopio polarizzatore

La norma descrive due metodi per determinare il punto di fusione dei polimeri semi-cristallini. a) Metodo A: tubo capillare Il metodo si basa sui cambiamenti di forma del polimero. È applicabile a tutti i polimeri semicristallini e ai loro composti (compound). Il metodo A può essere utile anche per la valutazione del rammollimento dei solidi non cristallini. b) Metodo B: microscopio polarizzatore Il metodo si basa sulle variazioni delle proprietà ottiche del polimero. È applicabile ai polimeri che contengono una fase cristallina birifrangente. Potrebbe non essere adatto a composti (compound) di materie plastiche contenenti pigmenti e/o altri additivi che possono interferire con la birifrangenza della zona cristallina del polimero. Un altro metodo applicabile ai polimeri semicristallini è descritto nella UNI EN ISO 11357-3.

Sistemi di tubazioni di materia plastica utilizzati per il rinnovamento delle condotte - Classificazione e quadro generale delle attività strategiche, tattiche e operative

La norma definisce le fasi dell'intero processo di rinnovamento delle condotte, che comprende: - informazioni sulle attività strategiche e tattiche: a) indagine e valutazione delle condizioni della condotta esistente; b) pianificazione della riabilitazione della condotta. - informazioni e requisiti per le attività operative: c) specifiche tecniche del progetto; d) applicazioni delle diverse tecniche; e) documentazione del processo di progettazione e applicazione. Vengono fornite le definizioni e la classificazione delle famiglie di tecniche di rinnovamento e di sostituzione senza scavo, e le descrizioni delle rispettive caratteristiche. Le aree di applicazione definite includono reti interrate di scarico, fognarie e le reti di acqua e gas. I seguenti aspetti non sono definiti dallo scopo di questo norma: - nuove costruzioni fornite come estensioni della rete; - metodi di calcolo per determinare le caratteristiche del rivestimento o del materiale del tubo sostitutivo necessario per garantire le prestazioni desiderate della conduttura rinnovata, per ogni tecnica attuabile; - tecniche che prevedono rivestimenti non strutturali per condotte in pressione; - tecniche di riparazione locale. È responsabilità del progettista scegliere e progettare il rinnovamento o la sostituzione senza scavo del sistema di tubazioni.

Materie plastiche - Materiali solidi decorativi di rivestimento di superfici - Parte 3: Determinazione delle proprietà - Forme di superficie solide

La norma specifica i metodi di prova per determinare le proprietà dei materiali solidi decorativi di rivestimento delle superfici sotto forma di prodotti formati. Le prove possono essere eseguite su prodotti finiti, ma sono generalmente eseguite su pannelli di prova di dimensioni sufficienti per soddisfare i requisiti della prova, e dello stesso materiale e della finitura del prodotto finito.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di gas combustibili - Sistemi di tubazioni di poliammide non plastificata (PA-U) con giunzione saldata e giunzione meccanica - Parte 4: Valvole

La norma specifica le caratteristiche delle valvole di poliammide non plastificata (PA-U) in accordo con la UNI EN ISO 16486 -1 per essere interrate e utilizzate per la distribuzione gas combustibili. Si applica alle valvole di isolamento unidirezionali e bidirezionali con estremità a codolo o a bicchiere per elettrofusione per essere fuse con tubi o raccordi in PA-U conformi rispettivamente alla UNI EN ISO 16486-2 e alla UNI EN ISO 16486-3. Le valvole realizzate in materiali diversi dalla poliammide non plastificata, progettate per la distribuzione del gas combustibile conformi alle norme pertinenti, possono essere utilizzate nei sistemi di tubazioni in PA-U in accordo alla UNI EN ISO 16486 (tutte le parti), a condizione che abbiano connessioni in PA-U per estremità a fusione di testa o elettrofusione (vedere UNI EN ISO 16486-3). Il componente, cioè la valvola completa, deve soddisfare i requisiti di questa norma. Questa norma specifica anche i parametri di prova per i metodi di prova che descrive. Insieme alle UNI EN ISO 16486-1, UNI EN ISO 16486-2, UNI EN ISO 16486-3 e UNI EN ISO 16486-5, questa norma è applicabile alle valvole, alle loro giunzioni e alle giunzioni con componenti in PA-U e in altri materiali per l'utilizzo nelle seguenti condizioni: a) una pressione massima di esercizio, MOP, minore od eguale di 18 bar o limitata a 16 bar secondo i requisiti regionali dei paesi aderenti al CEN, ad una temperatura di riferimento di 20 °C ai fini della progettazione; b) una temperatura di esercizio compresa tra -20 °C e 40 °C. Questa norma si applica a valvole progettate per la connessione con tubi con un diametro esterno nominale dn ≤ 400 mm.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi e fognature interrati non in pressione - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE) - Parte 3: Valutazione della conformità

La specifica tecnica fornisce una guida per la valutazione della conformità di materiali (compound/formulazioni), prodotti, giunzioni e assiemi secondo le parti applicabili di UNI EN 13598-1 e UNI EN 13598-2 da includere nel piano di qualità del fabbricante come parte del sistema di gestione della qualità e per stabilire le procedure di certificazione.
La specifica tecnica unitamente alla UNI EN 13598-1 e alla UNI EN 13598-2, si applica ai raccordi ausiliari interrati di drenaggio, inclusi i pozzetti di ispezione accessibili al personale e le camere di ispezione.

Serbatoi e contenitori di materie plastiche rinforzate con fibre di vetro (PRFV) per uso fuori terra - Parte 1: Materie prime - Condizioni di specifica e criteri di accettazione

La norma fornisce i requisiti per le specifiche e le condizioni di accettazione delle materie prime per serbatoi e contenitori in PRFV con o senza rivestimento per lo stoccaggio o la lavorazione di fluidi, costruiti in fabbrica o in loco, non pressurizzati o pressurizzati, per l'uso fuori terra.
In combinazione con i principi per la fabbricazione di materiali a pressione secondo EN 13121-3:2016, le condizioni di specifica e le condizioni di accettazione delle materie prime assicurano che il serbatoio o il recipiente sia in grado di soddisfare i requisiti di progettazione, in particolare per quanto riguarda la resistenza chimica/termica e i requisiti di sostegno della pressione e del carico.
I serbatoi e i recipienti per lo stoccaggio o la lavorazione di alimenti, materie prime per alimenti e acqua potabile saranno inoltre conformi alle direttive UE pertinenti e alle norme e ai regolamenti nazionali applicabili.

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