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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Norme

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Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e fredda - Policloruro di vinile clorurato (PVC-C) - Parte 3: Raccordi

La norma specifica le caratteristiche dei raccordi di policloruro di vinile clorurato (PVC-C) per i sistemi di tubazioni utilizzati in acqua calda e fredda all'interno degli edifici per uso umano e non, e per riscaldamento.

Sistemi di tubazioni multistrato per le installazioni di acqua calda e fredda all'interno degli edifici - Parte 3: Raccordi

La norma specifica le caratteristiche generali dei raccordi per i sistemi di tubazioni multistrato per le installazioni di acqua calda e fredda all'interno degli edifici per il trasporto di acqua sia per consumo umano che per riscaldamento. La norma è applicabile a raccordi meccanici, per fusione e saldatura chimica (incollaggio).

Sistemi di tubazioni di materie plastiche per le installazioni di acqua calda e fredda - Polietilene a elevata resistenza alla temperatura (PE-RT) - Parte 3: Raccordi

La norma specifica le caratteristiche dei raccordi dei sistemi di tubazione di polietilene resistente alla temperatura elevata (PE- RT), Tipo I e Tipo II per le installazioni di acqua calda e fredda per uso umano e non, e per riscaldamento. La norma si applica ai seguenti tipi di raccordi:
- raccordi meccanici;
- raccordi a fusione con bicchiere;
- raccordi ad elettrofusione;
- raccordi con inserti incorporati.

Materie plastiche - Valutazione della biodegradabilità intrinseca dei materiali esposti a inoculi marini in condizioni aerobiche mesofile di laboratorio - Metodi di prova e requisiti

Il norma specifica i metodi e i criteri di prova per dimostrare la biodegradabilità intrinseca in ambienti marini di materie plastiche vergini e polimeri senza alcuna esposizione ambientale preliminare o pretrattamento.
I metodi di prova applicati in questa norma sono eseguiti a temperature nell'intervallo mesofilo in condizioni aerobiche e mirano a mostrare la biodegradabilità finale, cioè la conversione in anidride carbonica, acqua e biomassa.
Questa norma non valuta né i costituenti, come i metalli regolamentati o le sostanze pericolose per l'ambiente, né i potenziali effetti eco-tossici ma solo la biodegradabilità intrinseca. Questi aspetti saranno considerati in una norma separata che definisce l'impatto ambientale complessivo dei prodotti rilasciati intenzionalmente o accidentalmente nell'ambiente marino.
Questa norma non definisce le prestazioni dei prodotti realizzati con materiali plastici biodegradabili e polimeri biodegradabili. La durata e le velocità di biodegradazione in mare dei prodotti realizzati con materiali plastici biodegradabili sono generalmente influenzati dalle condizioni ambientali specifiche e dallo spessore e dalla forma.
Anche se i risultati potrebbero indicare che i materiali plastici e i polimeri sottoposti a prova si biodegradano nelle condizioni di prova specificate ad un certa velocità, i risultati di qualsiasi esposizione di laboratorio non possono essere estrapolati direttamente agli ambienti marini nel sito effettivo di utilizzo o di dispersione.
Questa norma non si applica alle dichiarazioni di "biodegradabilità marina" dei materiali plastici biodegradabili. A tal fine, si vedano le norme relative di prodotto, se disponibili.
Lo schema di prova specificato in questa norma non fornisce informazioni sufficienti per determinare la velocità di biodegradazione specifica (cioè la velocità per area superficiale disponibile) del materiale in prova. A tal fine, si vedano le norme pertinenti sulla velocità di biodegradazione specifica, se disponibili.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione aerobica di materiali non galleggianti esposti a sedimenti marini - Metodo mediante analisi dell'anidride carbonica sviluppata

La norma specifica un metodo di prova di laboratorio per determinare il grado e il livello di velocità di biodegradazione aerobica dei materiali plastici. Il metodo di prova può essere applicato anche ad altri materiali.
La biodegradazione è determinata misurando la CO2 sviluppata dal materiale plastico quando esposto
ai sedimenti marini campionati da una zona di marea sabbiosa e mantenuti bagnati con acqua salata in condizioni di laboratorio.
Questo metodo di prova è una simulazione in condizioni di laboratorio dell'ambiente che si trova nella zona di marea sabbiosa che, nella scienza marina, è chiamata zona eulittorale.
Le condizioni descritte in questa norma potrebbero non corrispondere sempre alle condizioni ottimali per il massimo grado di biodegradazione.
Le deviazioni dalle condizioni di prova descritte in questa norma sono giustificate nel rapporto di prova.

Materie plastiche - Determinazione del grado di disintegrazione dei materiali plastici negli ambienti marini in condizioni reali sul campo

La norma specifica i metodi di prova per la determinazione del grado di disintegrazione dei materiali plastici esposti in ambienti marini in condizioni reali sul campo.
Le aree marine in esame sono il sublitorale sabbioso e la zona eulitorale sabbiosa dove i materiali plastici possono essere collocati intenzionalmente (ad esempio reti da pesca biodegradabili) o finire come rifiuti a causa di un comportamento umano irresponsabile. Ciò dipende dalle caratteristiche fisiche, dalla forma e dalle dimensioni dei materiali, e dalle correnti d'acqua e dai movimenti di marea.
Questa norma specifica i requisiti generali dell'apparecchiatura e le procedure per l'utilizzo dei metodi di prova descritti.
La determinazione del livello di disintegrazione dei materiali plastici esposti a zone pelagiche come la superficie del mare o la colonna d'acqua sopra il fondale marino non rientrano nello scopo di questo documento.
Questa norma non è idonea alla valutazione della disintegrazione causata dall'esposizione al calore o alla luce.
La prova in campo descritta è una prova di disintegrazione e non di biodegradazione. Pertanto, non può essere utilizzata per dimostrare la biodegradazione o per fare affermazioni non qualificate come "biodegradabile in ambiente marino" e simili.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione aerobica di materiali plastici esposti all'acqua di mare - Parte 1: Metodo mediante analisi dell'anidride carbonica sviluppata

La norma specifica un metodo di prova di laboratorio per determinare il grado e la velocità del livello di biodegradazione aerobica dei materiali plastici. La biodegradazione è determinata misurando la CO2 evoluta dai materiali plastici quando esposti ad acqua di mare campionata da aree costiere in condizioni di laboratorio.
Le condizioni descritte in questa norma potrebbero non corrispondere sempre alle condizioni ottimali per il massimo grado di biodegradazione, tuttavia questo metodo di prova è concepito per dare un'indicazione della biodegradabilità potenziale dei materiali plastici.
La presente norma riguarda i materiali plastici, ma può essere utilizzata anche per altri materiali.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradazione aerobica di materiali plastici esposti all'acqua di mare - Parte 2: Metodo di misurazione della domanda di ossigeno in respirometro chiuso

La norma specifica un metodo di prova di laboratorio per determinare il grado e la velocità del livello di biodegradazione aerobica dei materiali plastici. La biodegradazione dei materiali plastici è determinata misurando la richiesta di ossigeno in un respirometro chiuso quando esposti ad acqua di mare campionata da aree costiere in condizioni di laboratorio.
Le condizioni descritte in questa norma potrebbero non corrispondere sempre alle condizioni ottimali per il massimo grado di biodegradazione, tuttavia questo metodo di prova è concepito per dare un'indicazione della potenziale biodegradabilità dei materiali plastici.
La presente norma riguarda i materiali plastici, ma può essere utilizzata anche per altri materiali.

Materie plastiche - Determinazione delle caratteristiche a trazione - Parte 4: Condizioni di prova per i compositi plastici rinforzati con fibre, isotropi ed ortotropi

La norma specifica le condizioni di prova per la determinazione delle proprietà a trazione dei compositi plastici rinforzati con fibre isotropi e ortotropi, sulla base dei principi generali indicati nella UNI EN ISO 527-1.
I metodi sono utilizzati per studiare il comportamento a trazione dei provini e per determinare la resistenza a trazione, il modulo a trazione, i coefficienti di Poisson e altri aspetti della relazione sforzo-deformazione a trazione nelle condizioni definite.
Il metodo di prova è adatto all'uso con i seguenti materiali:
- compositi termoindurenti e termoplastici rinforzati con fibre che incorporano rinforzi non unidirezionali come mat, stuoie, tessuti, rovings tessuti, fili tagliati, combinazioni di tali rinforzi, ibridi, rovings, fibre corte o sminuzzate o materiali preimpregnati (prepregs);
- combinazioni dei precedenti materiali con rinforzi unidirezionali e materiali rinforzati multidirezionali costruiti da strati unidirezionali, purché tali laminati siano simmetrici;
- prodotti finiti realizzati con i materiali di cui sopra.
Le fibre di rinforzo a cui si applica la presente norma sono le fibre di vetro, le fibre di carbonio, le fibre aramidiche e altre fibre simili.

Materie plastiche - Determinazione delle caratteristiche a trazione - Parte 5: Condizioni di prova per i compositi plastici rinforzati con fibre unidirezionali

La norma specifica le condizioni di prova per la determinazione delle caratteristiche a trazione dei compositi plastici rinforzati con fibre unidirezionali sulla base dei principi generali dati nella UNI EN ISO 527-1.
I metodi sono utilizzati per studiare il comportamento a trazione dei provini e per determinare la resistenza a trazione, il modulo a trazione, i coefficienti di Poisson e altri aspetti della relazione sforzo-deformazione a trazione nelle condizioni definite.
Il metodo di prova è adatto a tutti i sistemi a matrice polimerica rinforzati con fibre unidirezionali e che soddisfano i requisiti, compresa la modalità di rottura, indicati in questa norma.
Il metodo è indicato per compositi sia con matrici termoplastiche che termoindurenti, incluso i materiali preimpregnati (prepegs). I rinforzi considerati includono fibre di carbonio, fibre di vetro, fibre aramidiche, e fibre similari. Le geometrie di rinforzo trattate dalla norma includono le fibre unidirezionali (per esempio quelle completamente allineate), i "roving" e tessuti unidirezionali ed i nastri.
Il metodo non è normalmente adatto a materiali multidirezionali composti da diversi strati unidirezionali ad angoli diversi (vedere UNI EN ISO 527-4).

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