Salta al contenuto principale
Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
Piazza Leonardo Da Vinci n. 32 - 20133  Milano, Telefono:   02 23996540 - 02 23996541

Norme

Cliccando sul codice della norma si potrà accedere alla scheda dettagliata presente sul sito dell'UNI

Cerca nelle norme
Titolo
Numero

Materie plastiche - Generazione di fumo - Parte 2: Determinazione della densità ottica per mezzo di una prova a camera singola

 La norma specifica un metodo per misurare la produzione di fumo proveniente dalla superficie esposta di provette di materiali plastici o compositi. La norma è applicabile a provette con superficie piana di spessore non maggiore di 25 mm, esposte in posizione orizzontale a livelli specifici di radiazione termica in una cabina chiusa, con o senza l'impiego di una fiamma pilota. Il metodo di prova si applica a tutte le materie plastiche.
I valori di densità ottica determinati da questa prova sono specifici per il campione o il materiale assemblato nella forma e nello spessore di prova e non devono essere considerati proprietà fondamentali.
Il metodo di prova è destinato in primo luogo per studi di ricerca e sviluppo e di sicurezza antincendio in edifici, treni, navi, ecc. e non come base di valutazione nei regolamenti per le costruzioni o per altri scopi. Non è prevista alcuna base di fondamento per prevedere la densità di fumo che può essere generata dai materiali dopo l'esposizione a calore e fiamma in altre condizioni effettive di esposizione.
La produzione di fumo da un materiale varia a seconda del livello di irraggiamento a cui è esposto il campione e i risultati ottenuti dal metodo, si basano sull'esposizione ai livelli di irraggiamento specifici di 25 kW / m2 e 50 kW / m2.

Materie plastiche - Polimeri fluorurati: dispersioni e materiali per stampaggio ed estrusione - Parte 2: Preparazione delle provette e determinazione delle proprietà

 La norma descrive la preparazione delle provette e fornisce i metodi di prova per determinare le caratteristiche delle resine termoplastiche di fluoropolimeri. I risultati delle prove possono essere utilizzati come base per la designazione, specifiche del materiale o per entrambi.

Materie plastiche - Polimeri fluorurati: dispersioni e materiali per stampaggio ed estrusione - Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali di fluoropolimeri che può essere utilizzato come base per specifiche.
I vari tipi di fluoropolimeri si differenziano tra di loro per un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione e per informazioni sulla applicazione prevista e / o metodo di lavorazione, proprietà importanti, additivi, coloranti, riempitivi e materiali di rinforzo.
Questo sistema di designazione è applicabile a tutti i fluoropolimeri e alle miscele
La norma si applica ai materiali non modificati pronti per il normale utilizzo e ai materiali modificati da coloranti, additivi, cariche, materiali di rinforzo e modificatori di polimero.

Rinnovamento di tubazioni esistenti mediante inserimento e polimerizzazione di un tubo composito plastico impregnato di resina - Elementi di progettazione ed installazione

La presente norma specifica i requisiti di progettazione e le procedure applicative per il rinnovamento di sistemi di tubazioni e condotte tramite l'inserimento (nella tubazione esistente) di un tubo composito plastico (liner), impregnato di resina termoindurente e posato utilizzando alternativamente:
pressione idrostatica, pressione pneumatica, traino meccanico con polimerizzazione della resina termoindurente applicando a seconda dei casi: circolazione di acqua calda, flussaggio di una miscela aria-vapore, energia radiante mediante emettitori di raggi UV.
Il tubo composito plastico polimerizzato è continuo e completamente aderente alla vecchia tubazione.
La norma si applica per il rinnovamento di condotte a gravità e di tubazioni in pressione nei settori civile ed industriale, in particolare: fognature, scarichi, acquedotti e convogliamento di altri fluidi in pressione, colonne di scarico (edifici).
Tubazioni e condotte rinnovate possono essere di vario materiale.

Sistemi di tubazione di materia plastica - Qualificazione di saldatori per tubazioni secondo UNI EN 13067 ed UNI 9737 - Linea guida per la predisposizione del questionario di esame relativo alla parte teorica

Il rapporto tecnico, limitatamente per quanto riguarda la saldatura di tubazioni in polietilene (PE), è stato predisposto quale linea guida per la redazione del questionario pertinente al processo di valutazione delle conoscenze teoriche di coloro che intendono sostenere un esame per l’ottenimento del certificato di qualificazione in conformità alle norme UNI EN 13067 ed UNI 9737 ed al fine di contribuire all’uniformità di valutazione per ciò che attiene alla parte teorica dell’esame svolto.
Per quanto applicabile, le domande del presente rapporto tecnico possono essere utilizzate anche nella preparazione della documentazione d’esame teorico relativo al polipropilene (PP) o ad altri materiali previsti nelle UNI EN 13067 ed UNI 9737.

Requisiti di qualità per la saldatura di tubazioni di polietilene per il convogliamento di gas combustibili, di acqua e di altri fluidi in pressione

La norma fornisce al fabbricante una linea guida per la gestione di un sistema di garanzia della qualità del processo speciale della saldatura durante:
- la costruzione di sistemi di tubazioni di polietilene destinate al convogliamento di gas combustibili, acqua ed altri fluidi in pressione;
- la fabbricazione di raccordi, tra cui quelli previsti nell’appendice B della UNI EN 12201-3:2013.
La presente norma è stata preparata in modo da:
- essere indipendente dal tipo di processo di saldatura adottato;
- definire i requisiti di qualità per la saldatura svolta in cantiere e/o in officina;
- fornire una guida, ed essere anche impiegata, per definire l'idoneità di un fabbricante a realizzare la saldatura in grado di soddisfare i requisiti di qualità prescritti.
I requisiti indicati nella norma devono essere adottati dal fabbricante, quando siano riconosciuti applicabili.
Per le parti applicabili è utilizzabile anche per la saldatura di altri materiali termoplastici e per qualsiasi uso finale dei manufatti ottenuti.

Materie plastiche - Determinazione del comportamento al fuoco per mezzo dell'indice di ossigeno - Parte 3: Prova a temperatura elevata

La norma specifica i metodi per determinare la frazione minima di ossigeno, in miscela con azoto, che supporterà la combustione di piccole provette verticali in condizioni di prova specifiche per un intervallo di temperature tra 25 °C e 150 °C. L'intervallo di temperature è tipicamente compreso tra 40 °C e 150 °C.
I risultati sono definiti come valori di indice di temperatura alla temperatura di prova, che è caratteristica della temperatura alla quale un materiale plastico è suscettibile di essere sottoposto a condizioni di utilizzo con surriscaldamento.
Sono previsti metodi per la prova di materiali rigidi alla temperatura di prova in forma di barre verticali o lastre fino a 10,5 mm di spessore.
Questi metodi sono adatti per materiali solidi laminati o cellulari caratterizzati da una densità apparente di 100 kg / m3 o superiore.
E’ previsto un metodo per lastre flessibili o film supportati verticalmente.
La norma comprende anche un metodo per determinare la temperatura alla quale l'OI delle piccole provette verticali è del 20,9 % in aria, in condizioni di prova specificate. La temperatura alla quale ciò si verifica, è definita come la temperatura di infiammabilità (FT) e il metodo è limitato alla determinazione di temperature inferiori a 400 °C e non è applicabile ai materiali aventi un OI <20,9%.

Materie plastiche - Determinazione del comportamento al fuoco per mezzo dell'indice di ossigeno - Parte 2: Prova a temperatura ambiente

La norma specifica i metodi per determinare la frazione minima di ossigeno, in miscela con l'azoto, che supporterà la combustione di piccole provette verticali in condizioni di prova specificate. I risultati sono definiti come valori dell’ indice di ossigeno (OI).
Sono previsti metodi per la prova di materiali autoportanti sotto forma di barre verticali o lastre fino a spessori di 10,5 mm. Questi metodi sono adatti per materiali solidi laminati o cellulari caratterizzati da una densità apparente di 100 kg / m3 o superiore. I metodi potrebbero anche essere applicabili a alcuni materiali cellulari aventi una densità apparente inferiore a 100 kg / m3. Viene fornito un metodo per provare lastre flessibili o materiali in forma di film, mentre sono supportati verticalmente.
A fini comparativi, viene fornita una procedura per determinare se l'OI di un materiale sia al di sopra o meno di un valore minimo specificato.
Potrebbe non essere possibile applicare questi metodi in modo soddisfacente a materiali che presentano elevati livelli di ritiro quando riscaldati, ad esempio film sottile altamente orientato.

Materie plastiche - Determinazione del comportamento al fuoco per mezzo dell'indice di ossigeno – Parte 1: Requisiti generali

La norma specifica i requisiti generali per la prova dell'indice di ossigeno (OI) che sono descritti ulteriormente nelle norme UNI EN ISO 4589-2 e UNI EN ISO 4589-3 come segue:

- la UNI EN ISO 4589-2 descrive un metodo per la determinazione della frazione minima di ossigeno in una miscela di ossigeno e di azoto introdotto a 23 ° C ± 2 °C che sosterrà la combustione di un materiale in condizioni di prova specificate;
- la UNI EN ISO 4589-3 descrive i metodi per effettuare la stessa determinazione in un intervallo di temperature tipicamente compreso tra 25 °C e 150 °C (anche se possono essere impiegate temperature fino a 400 °C).

Prove non distruttive di giunti saldati di prodotti semifiniti di materiale termoplastico - Parte 1: Esame visivo

La norma riguarda l'esame visivo delle saldature nei materiali termoplastici. Può anche essere applicata all’esame visivo della giunzione prima e durante la saldatura.

Vuoi associarti a Uniplast?

Contattaci per avere maggiori informazioni e ricevere il modulo di iscrizione.