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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Norme

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Materie plastiche - Materiali a base di polibutene-1 (PB-1) per stampaggio ed estrusione - Parte 2: Preparazione dei provini e determinazione delle proprietà

La norma specifica i metodi di preparazione dei provini ed i metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali di polibutene-1 (PB-1) per stampaggio ed estrusione e per la loro caratterizzazione. Per semplicità, in questa norma vengono utilizzati la designazione polibutene-1 e l'abbreviazione PB.
Nella norma sono dati i requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sia per il materiale di prova prima dello stampaggio e sia dei campioni prima della prova.
Sono date anche le procedure e le condizioni per la preparazione di provini e le procedure per misurare le proprietà dei materiali di cui sono fatti questi campioni. Sono elencate le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali di PB-1 per stampaggio ed estrusione.
Le proprietà sono state selezionate dai metodi di prova generali nella UNI EN ISO 10350-1. Altri metodi di prova di largo uso per o di particolare importanza per questi materiali per stampaggio ed estrusione, sono inclusi anche in questa norma, come lo sono le proprietà per la designazione specificate nella UNI EN ISO 21302-1.
Al fine di ottenere risultati riproducibili e confrontabili, è necessario utilizzare i metodi di preparazione e di condizionamento, le dimensioni dei campioni e le procedure di prova qui specificati.
I valori determinati non saranno necessariamente identici a quelli ottenuti utilizzando campioni di dimensioni diverse o preparati con procedure diverse.

Materie plastiche - Materiali a base di polibutene-1 (PB-1) per stampaggio ed estrusione - Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali termoplastici di polibutene-1 (PB-1) che può essere utilizzato come base per le specifiche. Per semplicità, in questa norma vengono utilizzati la designazione polibutene-1 e l'abbreviazione PB.
I tipi di materie plastiche di polibutene si differenziano tra di loro per un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione dell’ indice di fluidità in volume e su informazioni sui parametri dei polimeri di base, sull'applicazione prevista e / o sul metodo di lavorazione, su proprietà importanti, additivi, coloranti, cariche e materiali di rinforzo.
La norma è applicabile a tutti gli omopolmeri butene-1 e ai copolimeri di butene-1 con un contenuto massimo di altri monomeri 1-olefinici inferiori a 50 g / kg (frazione di massa) e con un contenuto di monomeri non olefinici con gruppi funzionali fino a un massimo di 3 g / kg (frazione di massa).
La norma si applica ai materiali pronti per l'utilizzo normale, sotto forma di polvere, granuli, pellet o materiali non modificati o modificati da coloranti, cariche e altri additivi.

Materie plastiche - Determinazione della biodegradabilità aerobica finale delle materie plastiche nel suolo mediante misurazione della richiesta di ossigeno in un respirometro o della quantità di anidride carbonica sviluppata

La norma specifica un metodo per la determinazione della biodegradabilità aerobica finale delle materie plastiche nel suolo mediante misurazione della richiesta di ossigeno in un respirometro chiuso o della quantità di anidride carbonica sviluppata. Il metodo è progettato per produrre una velocità ottimale di biodegradazione mediante la regolazione dell'umidità del terreno di prova.
Se è utilizzato un suolo non modificato come un inoculo, la prova simula i processi di biodegradazione che hanno luogo in un ambiente costituito da suolo naturale; se è utilizzato un suolo pre-adattato il metodo può essere utilizzato per investigare il potenziale di biodegradabilità del materiale di prova.
Il metodo si applica ai seguenti materiali:
- polimeri naturali e/o sintetici, copolimeri o loro miscele;
- materiali plastici che contengono additivi come plastificanti e coloranti;
- polimeri solubili in acqua.
Non si applica necessariamente ai materiali che, nelle condizioni di prova, inibiscono l'attività dei microrganismi presenti nel suolo. Gli effetti inibitori possono essere misurati usando un controllo di inibizione o con un altro metodo adatto. Se il materiale di prova inibisce i microrganismi nel terreno, è possibile utilizzare una concentrazione inferiore del materiale di prova, un altro tipo di terreno o un terreno pre-esposto.

Materie plastiche - Determinazione del contenuto d'acqua

La norma specifica i metodi per la determinazione del contenuto d'acqua delle materie plastiche in forma di polvere, granuli e articoli finiti. Questi metodi non misurano l'assorbimento d'acqua (cinetico e all'equilibrio) delle materie plastiche poichè è misurato dalla UNI EN ISO 62.
Il metodo A è idoneo alla determinazione del contenuto d'acqua maggiore dello 0,1% con una accuratezza dello 0,1%. Il metodo B, il metodo C e il metodo D sono idonei alla determinazione del contenuto d'acqua maggiore dello 0,01% con una accuratezza dello 0,01%. Il metodo E è idoneo alla determinazione del contenuto d'acqua maggior e di 0,001% con una accuratezza dello 0,001%. Le precisioni dichiarate sono limiti di rilevazione che dipendono anche dalla massa massima possibile del campione. Il contenuto d'acqua è espresso in percentuale d'acqua (frazione in massa). Il metodo D è adatto per poliammide (PA), policarbonato (PC), polipropilene (PP), polietilene (PE), resina epossidica, polietilentereftalato (PET), poliestere, politetrafluoroetilene (PTFE), polivinilcloruro (PVC), polilattide (PLA), polyamidimid (PAI), non è particolarmente indicato per campioni che possono rilasciare NH3. I metodi A, B, C ed E sono generalmente adatti a tutti i tipi di materie plastiche e per livello di umidità. Il contenuto di acqua è un parametro rilevante per la lavorazione dei materiali e dovrebbe rimanere al di sotto del livello specificato nella norma appropriata del materiale.
In questa norma sono specificati sei metodi alternativi.

Materie plastiche - Determinazione della trasmittanza luminosa totale di materiali trasparenti - Parte 1: Strumento a raggio singolo

La norma tratta della determinazione della trasmittanza luminosa totale, nella regione visibile dello spettro, dei materiali plastici trasparenti in forma piana e sostanzialmente incolori, utilizzando un fotometro a raggio singolo con una sorgente luminosa CIE normalizzata specificata e un foto-rilevatore.
Questa norma non può essere utilizzata per materie plastiche che contengono materiali fluorescenti.
La norma è applicabile a materiali di stampaggio trasparenti, ai film e alle lastre di spessore non superiore a 10 mm.

Materie plastiche - Poliammidi - Condizionamento accelerato di provini

La norma descrive un metodo per il condizionamento accelerato di provini di poliammidi e copoliammidi. È applicabile ai gradi contenenti cariche e altri additivi, ma non ai gradi che contengono più di una frazione di massa del 2% contenuto estraibile.
Il contenuto di umidità all’ equilibrio raggiunto con questo metodo è vicino al contenuto di umidità all’ equilibrio ottenuto in atmosfera normalizzata a 23 ° C / 50% di umidità relativa (RH). I valori delle proprietà meccaniche ottenuti dopo il condizionamento accelerato secondo questo metodo, possono differire leggermente da quelli ottenuti dopo il condizionamento in atmosfera normalizzata a 23 °C / 50% RH.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) - Parte 1: Specifiche per i tubi, i raccordi ed il sistema

La norma specifica i requisiti per i tubi a parete solida con superficie interne ed esterne lisce, estruse dalla stessa formulazione in tutta la parete, per i raccordi e il sistema di tubazioni in policloruro di vinile non plastificato (PVC-U) per fognature e scarichi interrati non in pressione per:
- le applicazioni interrate all’esterno degli edifici (codice dell' area di applicazione "U"), e
- sia per le applicazioni interrate, all'interno della struttura dell'edificio e all'esterno della struttura dell’ edificio (codice dell' area di applicazione "UD").
L’utilizzo si riflette nella marcatura dei prodotti con “U” e “UD”.
La norma specifica i parametri di prova per i metodi di prova riferiti a questa norma.
La norma definisce una gamma di dimensioni nominali, una gamma di tubi e una serie di raccordi, una gamma di classi di rigidità e fornisce raccomandazioni relative ai colori.
La norma si applica a tubi e raccordi in PVC-U, alle loro giunzioni e alle giunzioni con componenti di altre materie plastiche e materiali non plastici per l’ utilizzo nei sistemi di tubazioni interrati per lo scarico e la fognatura non in pressione.

Materie plastiche - Metodi per la determinazione della massa volumica delle materie plastiche non alveolari - Parte 1: Metodo ad immersione, metodo del picnometro in mezzo liquido e metodo per titolazione

Errata corrige 1 del 07/08/2019 alla UNI EN ISO 1183-1:2019

Sistemi di tubazioni multistrato per le installazioni di acqua calda e fredda all'interno degli edifici - Parte 7: Guida alla valutazione di conformità

La specifica tecnica fornisce una guida per la valutazione della conformità di compound, prodotti ed assiemi in accordo alle parti applicabili della UNI EN ISO 21003 per l’inclusione nel piano per la qualità del fabbricante come parte del sistema di gestione per la qualità e per la definizione delle procedure di certificazione .
In combinazione con le altre parti della UNI EN ISO 21003, questa specifica è applicabile ai sistemi di tubazioni multistrato per le installazione di acqua calda e fredda all'interno di edifici per il trasporto di acqua, indipendentemente dal fatto che siano per il consumo umano (sistemi domestici ) e per i sistemi di riscaldamento, a pressioni di progetto e a temperature appropriate alla classe di applicazione

Sistemi di tubazioni di materia plastica per adduzione d'acqua e per fognature e scarichi e per irrigazione, interrati e fuori terra e in pressione - Policloruro di vinile orientato non plastificato (PVC-O) - Parte 1: Generalità

La norma specifica le caratteristiche del materiale dei sistemi a parete solida di policloruro di vinile orientato non plastificato (PVC-O) per adduzione d'acqua, per fognature e scarichi e per irrigazione, interrati in pressione o fuori terra protetti dalla luce solare diretta.
In combinazione con la UNI EN 17176-2, l’UNI CEN/TS 17176-3 e la UNI EN ISO 1452-3, è applicabile a tubi in PVC-O, ai raccordi in PVC-O, alle loro giunzioni e alle giunzioni con componenti di altre materie plastiche e materiali non plastici per il seguente impiego:
a) reti idriche e linee di servizio;
b) trasporto di acqua per gli edifici sia all’esterno che all’interno;
c) drenaggio, fognatura e acque reflue trattate in pressione;
d) irrigazione in pressione.

Le giunzioni costruite con altri materiali soddisferanno le proprie norme oltre ai requisiti di idoneità allo scopo specificati nella UNI EN 17176-5.
La norma è applicabile ai sistemi di tubazioni per la fornitura di acqua con una massima pressione operativa consentita (PFA) fino a e incluso 25 bar. Il sistema di tubazioni in accordo a questa norma, è per il trasporto di acqua fredda fino a e incluso 45 °C, in modo particolare per quelle applicazioni in cui sono richiesti requisiti prestazionali speciali, come i carichi dovuti all’urto e le fluttuazioni di pressione.

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