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Ente italiano di unificazione delle materie plastiche - Federato all'UNI
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Norme

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Materie plastiche - Determinazione della viscosità dei polimeri in una soluzione diluita per mezzo di viscosimetro capillare - Parte 2: Resine di policloruro di vinile

La norma specifica le condizioni per la determinazione della viscosità ridotta (nota anche come numero di viscosità) e del valore K delle resine PVC. È applicabile alle resine in polvere costituite da omopolimeri del monomero cloruro di vinile e copolimeri, terpolimeri, del cloruro di vinile con uno o più altri monomeri, ma dove il cloruro di vinile è il costituente principale.
Le resine possono contenere piccole quantità di sostanze non polimerizzate (ad esempio agenti emulsionanti o sospendenti, residui di catalizzatori) e altre sostanze aggiunte durante il corso della polimerizzazione. La norma non è applicabile, tuttavia, alle resine con un contenuto di sostanze volatili superiore allo 0,5% ± 0,1%, quando il contenuto determinato secondo UNI EN ISO 1269. Inoltre, la norma non è applicabile alle resine che sono non del tutto solubili in cicloesanone.

Materie plastiche - Materiali per stampaggio ed estrusione di polimetilmetacrilato (PMMA) - Parte 2: Preparazione dei provini e determinazione delle proprietà

La norma specifica i metodi di preparazione dei provini e i metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali di polimetilmetacrilato (PMMA) per stampaggio ed estrusione. La norma indica i requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sia per il materiale di prova prima dello stampaggio e sia dei campioni prima della prova.
La norma specifica le procedure e le condizioni per la preparazione di provini e le procedure per misurare le proprietà dei materiali di cui sono fatti. La norma elenca le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali di polimetilmetacrilato per stampaggio ed estrusione.
Le proprietà sono state selezionate dai metodi di prova generali nella UNI EN ISO 10350-1. Altri metodi di prova ampiamente utilizzati o particolarmente significativi per questi materiali per stampaggio ed estrusione sono inclusi in questo documento, così come le proprietà di designazione specificate nella UNI EN ISO 24026-1.

Materie plastiche - Materiali per stampaggio ed estrusione di polimetilmetacrilato (PMMA) - Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali di polimetilmetacrilato (PMMA) che può essere utilizzato come base per le specifiche.
I tipi di materie plastiche di PMMA si differenziano tra di loro mediante un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione:
a) temperatura di rammollimento Vicat;
b) indice di fluidità in massa;
c) numero di viscosità (opzionale); e su informazioni relative all'applicazione prevista e/o al metodo di lavorazione, proprietà importanti, additivi, coloranti.
Il sistema di designazione è applicabile a tutti gli omopolimeri polimetilmetacrilato e ai copolimeri del metil metracrilato (MMA) contenenti almeno una percentuale in massa dell’ 80% e non più di una percentuale in massa del 20% di estere acrilico e altri monomeri.
La norma si applica ai materiali pronti all’uso per l'utilizzo normale, sotto forma di perle, granuli o pellet e materiali non modificati o modificati da coloranti, additivi ecc. Non si applica al PMMA modificato con elastomeri.
Materiali che hanno la stessa designazione non necessariamente hanno le stesse prestazioni.

Materie plastiche - Materiali per stampaggio ed estrusione di polistirene (PS) – Parte 2: Preparazione dei provini e determinazione delle proprietà

La norma specifica i metodi di preparazione dei provini e i metodi di prova da utilizzare per determinare le proprietà dei materiali di polistirene (PS) per stampaggio ed estrusione. I requisiti per la movimentazione dei materiali di prova e per il condizionamento sono dati sia per il materiale di prova prima dello stampaggio e sia per i provini prima della prova.
La norma specifica le procedure e le condizioni per la preparazione di provini e le procedure per misurare le proprietà dei materiali di cui sono fatti. Sono elencate le proprietà e i metodi di prova che sono adatti e necessari per caratterizzare i materiali di PS per stampaggio ed estrusione. Le proprietà sono state selezionate dai metodi di prova generali presenti nella UNI EN ISO 10350-1.

Materie plastiche - Materiali a base di polichetone (PK) per stampaggio ed estrusione - Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per materiali di stampaggio ed estrusione di polichetone (PK) che possono essere usati come base per le specifiche. Le catene polimeriche di polichetone sono costituite da unità olefiniche e gruppi chetonici che si alternano regolarmente. Le unità olefiniche devono essere etilene e propilene distribuite in modo casuale.
I tipi di materia plastica di polichetone si differenziano tra di loro mediante un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle seguenti proprietà di designazione, temperatura di fusione, indice di fluidità in massa, temperatura di deflessione sotto carico e sulle informazioni riguardanti la composizione, l'applicazione prevista e/o il metodo di processo, le proprietà importanti, gli additivi, i coloranti, le cariche e i materiali di rinforzo.
Il sistema di designazione è applicabile a tutti i terpolimeri e miscele di polichetone.
La norma si applica ai materiali pronti per l'utilizzo normale, sotto forma di polvere, granuli, pellet o chip non modificati o modificati da coloranti, cariche e altri additivi.

Materie plastiche - Determinazione delle proprietà all'urto Charpy - Parte 2: Prova d'urto strumentato

La norma specifica un metodo per determinare le proprietà all’urto Charpy delle materie plastiche dai diagrammi forza/deflessione. Diversi tipi di provini a forma di barretta e configurazioni di prova, nonché parametri di prova dipendenti dal tipo di materiale, dal tipo di provino e dal tipo di intaglio, sono definiti nella UNI EN ISO ISO 179-1. In questo documento sono descritti gli effetti dinamici come la risonanza: cella di carico / percussore, la risonanza del campione di prova e i picchi di inerzia al contatto iniziale.
La UNI EN ISO 179-1 caratterizza il comportamento all'urto solo in base alla resistenza all’urto e per utilizzare apparecchi la cui energia potenziale è abbinata approssimativamente alla particolare energia di rottura da misurare. Questa norma è utilizzato per registrare un diagramma forza-deflesione o forza-tempo per la caratterizzazione dettagliata del comportamento all' urto e per lo sviluppo di un apparato automatico vale a dire un apparato che evita la regolazione dell’ energia.
Il metodo descritto in questo documento è adatto anche per: acquisire più e diverse caratteristiche dei materiali in condizioni d’ urto; supervisionare la procedura della prova Charpy, poiché questa strumentazione consente il rilevamento di tipici errori operativi, ad esempio quando il campione in prova non è a stretto contatto con i supporti; rilevare automaticamente il tipo di rottura; strumenti a pendolo che evitano frequenti cambi del percussore a pendolo; misurazione delle proprietà meccaniche della frattura descritte in altre norme.
I risultati delle prove ottenuti con questo metodo sono comparabili solo se le condizioni di preparazione dei campioni di prova, nonché le condizioni di prova, sono le stesse. Pertanto, il comportamento all'urto dei prodotti finiti non può essere previsto direttamente da questa prova.

Materie plastiche - Polisolfoni per stampaggio ed estrusione - Parte 1: Sistema di designazione e base per le specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali della famiglia dei solfoni per stampaggio ed estrusione, inclusi il polisolfone (PSU), il polieteresolfone (PESU) e il polifenilsolfone (PPSU) che può essere utilizzato come base per le specifiche.
I tipi di materie plastiche di solfone si differenziano tra di loro mediante un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione:
a) temperatura di inflessione sotto carico;
b) indice di fluidità in massa;
c) resistenza all'urto Charpy con intaglio;
d) modulo di trazione, e
e) resistenza a snervamento;
e sulle informazioni riguardanti la composizione, l'applicazione prevista e/o il metodo di processo, le proprietà importanti, gli additivi, i coloranti, le cariche e i materiali di rinforzo.
La norma è applicabile a tutti i polimeri della famiglia dei solfoni con funzionalità etere presente nella catena polimerica che è un componente necessario dei polimeri come nel gruppo difenil solfone.
La norma si applica ai materiali pronti per l'utilizzo normale, sotto forma di polvere, granuli, pellet o chip non modificati o modificati da coloranti, additivi, cariche, ecc.

Materie plastiche - Materiali a base di poliossimetilene (POM) per stampaggio ed estrusione - Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali termoplastici di poliossimetilene (POM), che può essere utilizzato come base per specifiche.
I tipi di materiali in poliossimetilene si differenziano tra di loro mediante un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle seguenti proprietà di designazione:
a) indice di fluidità in massa o indice di fluidità in volume;
b) modulo di trazione e informazioni sui parametri dei polimeri di base, l'applicazione prevista, il metodo di lavorazione, le proprietà importanti, gli additivi, i coloranti, i riempitivi e i materiali di rinforzo.
La norma si applica a tutti gli omopolimeri di poliossimetilene e ai copolimeri di poliossimetilene e miscele (blends) di polimeri contenenti poliossimetilene.
Si applica ai materiali pronti per l'uso normale sotto forma di polvere, granuli o pellet e ai materiali non modificati e modificati da coloranti, additivi, riempitivi, ecc.
Materiali che hanno la stessa designazione non implica che abbiano necessariamente le stesse prestazioni.

Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi e fognature interrati non in pressione - Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE) - Parte 2: Specifiche per i pozzetti di ispezione accessibili al personale

La norma specifica le definizioni ed i requisiti per i pozzetti di ispezione interrati accessibile al personale e le camere di ispezione di policloruro di vinile non plastificato (PVC-U), polipropilene (PP) e polietilene (PE), installati nei sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi e fognature ad una profondità massima di 6 m dal livello del suolo al fondo della camera principale.
La norma si riferisce ai pozzetti di ispezione accessibili al personale e alle camere di ispezione con basi dotate di un canale di scorrimento e alle loro giunzioni al sistema di tubazione.
I pozzetti di ispezione accessibili al personale e le camere di ispezione sono destinati all'uso in aree pedonali o veicolari al di fuori della struttura dell'edificio e possono essere utilizzati per i sistemi di deflusso delle acque piovane. I componenti possono essere fabbricati con vari metodi, ad es. estrusione, stampaggio ad iniezione, stampaggio rotazionale, stampaggio a bassa pressione o costruiti.

Materie plastiche - Materiali per stampaggio ed estrusione di polietereterchetone (PEEK) – Parte 1: Sistema di designazione e base per specifiche

La norma stabilisce un sistema di designazione per i materiali per stampaggio ed estrusione di polietereterchetone (PEEK) che può essere utilizzato come base per le specifiche.
Le catene polimeriche di polietereterchetone sono composte da anelli di fenilene collegati in posizione (1,4) da una sequenza di due gruppi etere seguiti da un gruppo chetonico.
I gradi delle materie plastiche PEEK sono differenziati l'uno dall'altro da un sistema di classificazione basato su livelli appropriati delle proprietà di designazione:
a) indice di fluidità in massa (MFR) o indice di fluidità in volume (MVR);
b) modulo di trazione;
c) resistenza a trazione;
e su informazioni relative all'applicazione prevista e/o al metodo di lavorazione, a proprietà importanti, additivi, coloranti, cariche e materiali di rinforzo.
Il sistema di designazione è applicabile a tutti i polietereterchetoni.
Si applica ai materiali pronti per l'utilizzo normale, sotto forma di polvere, granuli o pellet, materiali non modificati o modificati da coloranti, cariche, rinforzi e altri additivi.
Materiali che hanno la stessa designazione non necessariamente hanno le stesse prestazioni.

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